Molte meno persone ovunque. La cosa è evidente ormai da settimane.
Complici l'altissimo numero di contagi, le quarantene, lo smart working, la gestione di eventuali figli in DAD, dall'inizio del nuovo anno le città si sono svuotate.
A tutto questo si è aggiunta la preoccupazione economica, tra caro bollette e aumento dei prezzi di ogni cosa. Il clima è tutt'altro che sereno. E si taglia su tutto quello che non è indispensabile.
La colazione al bar, il capo d'abbigliamento, la borsetta. Anche i saldi sono andati a rilento, dopo i primissimi giorni. E non fa eccezione il mercato.
Basta girare per Cuneo il martedì mattina per rendersene conto. A partire dai parcheggi. Fino a qualche mese fa era impossibile trovare un posto libero. Alle 9 anche il piazzale delle piscine era pienissimo. Non è più così da un paio di mesi.
La conferma arriva da Gualtiero Chiaramello, referente FIVA, Federazione italiana venditori ambulanti di Confcommercio. "C'è paura, terrorismo su tutto, la questione dei green pass. La gente non esce più di casa. In tutti i mercati della Granda la situazione è la stessa: abbiamo perso tra il 20 e il 30% dei passaggi. Il problema del Tenda c'è, mancano i francesi e i liguri, ma della loro assenza ce ne accorgeremo di più nei prossimi mesi. Mancano anche i valligiani a Cuneo. Ma, ripeto, il problema lo stiamo vivendo in tutti i mercati".
Alcuni ambulanti di Cuneo confermano: "Guardi, non c'è nessuno. Chi passa non si ferma nemmeno a guardare la merce, figuriamoci a comprare, nonostante i prezzi stracciati di molti articoli. C'è paura, stanchezza per la situazione. Si sentono solo previsioni terribili a livello economico. E' normale che nessuno voglia fare acquisti".