Se lo aspettavano tutti, a partire dagli oltre 8mila dirigenti italiani - 13 in provincia di Cuneo - che avevano rivolto un appello al Premier Draghi e al ministro Bianchi, oltre che ai presidenti di Regione, per non rientrare a scuola dopo le Festività natalizie. Due settimane di didattica a distanza per fermare la grande corsa dei contagi.
I numeri sono alti, i contagi corrono e sono in costante aumento le classi in quarantena. Ma la scuola sta continuando.
Maria Teresa Furci, dirigente dell'Ufficio Scolastico provinciale, evidenzia come il momento sia estremamente complicato, tra tracciamenti saltati e Asl in affanno con i tamponi. Manca il dato provinciale preciso delle classi in quarantena e in dad, come quello dei docenti assenti, in quanto le scuole li comunicano direttamente sulla piattaforma ministeriale.
"Ci sono situazioni diffuse in tutta la provincia di Cuneo - conferma comunque la Furci. Ma vorrei sottolineare che si sta riuscendo, con un grande lavoro da parte dei dirigenti, a garantire alla maggior parte degli studenti le lezioni in presenza. Non nego la difficoltà, siamo tutti concentrati a gestire questa emergenza, però, se guardiamo al risultato, la cosa più importante è che si stia continuando a tenere le scuole aperte".
Il Comune di Cuneo, nei giorni scorsi, ha chiesto agli istituti del territorio, di ogni ordine e grado, di comunicare i dati di contagi e classi in dad. "Non tutti hanno risposto - spiega l'assessore Davide Dalmasso. Ma al momento, dai numeri che ci sono stati comunicati, si evidenzia un 20% circa di classi in quarantena per le Scuole dell'Infanzia e attorno al 15% per Primarie, Medie e Superiori".
Domenica scorsa diversi Istituti comprensivi del comune di Cuneo hanno aggiornato il dato, segnalando diverse classi a casa. Si va dalle tre di Borgo San Giuseppe alle otto del Sobrero.
Per tutte le fasce di età scolare si è registrato un aumento dei contagi rispetto alla settimana precedente, con +57,2 per cento nella fascia 14-18 anni, +57,5 nella fascia 11-13, +36,7 tra i 6-10 anni, +57,7 tra i 3-5 anni e + 40,1 tra gli 0-2 anni.
La situazione è complicata e il sistema sta andando in stress, soprattutto quello dei tamponi. L'Asl CN1 si è attivata per l'apertura di un centro per i tamponi riservato esclusivamente agli studenti. Oggi il sopralluogo presso la sede della Protezione Civile a Fossano, dove dal 2 gennaio scorso è stato riaperto anche l'hub vaccinale.
In Piemonte il 97% dei 260mila aderenti alla campagna vaccinale tra i 12 e i 19 anni (su una platea complessiva di 316 mila) è stato vaccinato, mentre ad oggi sono 72mila gli aderenti nella fascia 5-11 anni (su una platea complessiva di 245mila), tutti prenotati entro il 7 febbraio.