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Attualità | 14 gennaio 2022, 10:56

Verso la svolta: i positivi asintomatici in ospedale per altre patologie vanno isolati ma non messi tra i malati Covid

Si attende la conferma, in risposta ad una richiesta più volte avanzata dalle Regioni. Quel parametro, infatti, determina il cambio di colore. Il Piemonte ha dati da zona arancione, ma ha aumentato di 1.000 posti la disponibilità in area medica e rimane in zona gialla

Barelle al Pronto Soccorso dell'ospedale "Santa Croce" di Cuneo

Barelle al Pronto Soccorso dell'ospedale "Santa Croce" di Cuneo

I contagi sono dilaganti. E questo si traduce in un alto numero di ricoveri. Ma sono davvero tutti malati Covid quelli nei reparti ospedalieri dedicati e che ogni giorno fanno salire le percentuali di occupazione dei posti letto?

No, anche se in effetti sono positivi e come tali sono conteggiati.

Questo si traduce nel cambio di colore, con relative restrizioni. E' il caso di molte regioni italiane, tra cui il Piemonte, che adesso è in zona gialla e che ha "scampato" la zona arancione solo perché ha aumentato di 1000 posti la disponibilità in area medica.

Il nodo sollevato dalle Regioni riguarda proprio la computazione dei malati Covid. E su questo la svolta sembra vicina, come riporta l'AGI. Se la decisione sarà effettiva, a partire dal primo febbraio il bollettino conterrà un nuovo campo, quello dei "pazienti Covid ricoverati per cause diverse". Saranno quindi "solo" casi Covid e come tali saranno tracciati e comunicati ai sistemi di sorveglianza ma non conteggiati tra i malati. 

Non c'è, al momento, alcuna conferma. Tanto che il ministero della Salute ha fatto sapere che, relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa, nessun atto formale è stato al momento disposto in merito.

Le pressioni, su questo fronte, sono tante.

Lo stesso assessore alla Sanità regionale Luigi Genesio Icardi ha più volte evidenziato la cosa. Anticipando, in un'intervista rilasciata a Targatocn, quelle che dovrebbero presto diventare le nuove linee guida: "La computazione deve cambiare, così come da circolare ministeriale recepita dal DIRMEI (Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive). Quello che si chiede agli ospedali è di distinguere tra soggetto positivo e soggetto malato. Se durante la degenza per una qualunque patologia vengo trovato positivo, non devo essere computato come malato Covid ma trattato con le precauzioni che il Covid richiede. Essere malati è una cosa, essere portatori del virus è un'altra. Questa computazione sta scombinando tutti i parametri, anche sui decessi. Se entro in ospedale per un infarto e sono anche positivo, non sono un malato Covid",

Queste, dunque, le tanto attese indicazioni ministeriali sulle quali, lo ribadiamo, al momento non c'è conferma: i pazienti ricoverati in ospedale positivi ma asintomatici saranno conteggiati come “caso” Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica Covid. Verranno però - ovviamente - trattati con tutte le precauzioni e i protocolli necessari, in percorsi separati.

Barbara Simonelli

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