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Attualità | 13 gennaio 2022, 18:16

Il Piemonte aggiunge 970 nuovi posti-letto e resta in zona gialla

L’assessore regionale Icardi: "Negli ultimi giorni registriamo un rallentamento della crescita dei nuovi casi, segnale positivo e indicativo dell’avvicinamento al plateau, ma questo non significa che possa calare il nostro livello d’attenzione"

Il Piemonte aggiunge 970 nuovi posti-letto e resta in zona gialla

L’annunciato passaggio del Piemonte in zona arancione non ci sarà, almeno non da lunedì 17 gennaio. E’ quanto appena comunicato dalla Regione Piemonte alla luce del pre-report sul monitoraggio realizzato settimanalmente da Ministero Salute e Istituto Superiore di Sanità.

"Nella settimana 3-9 gennaio – si fa sapere dalla Giunta regionale – in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.44 a 1.88 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 30%. L’incidenza è di 2.227,32 casi ogni 100mila abitanti. Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è del 23,2% e quello dei posti letto ordinari è del 28,4%".

“In queste settimane -
spiega in proposito l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - è stato fatto un lavoro di potenziamento della disponibilità di posti letto da destinare ai pazienti Covid. Questo, in condivisione con il Ministero, e in linea con quanto già fatto da altre Regioni, ci ha consentito di aggiungere in area medica altri 970 posti ai 5.824 che facevano già parte della potenzialità del Piemonte. In particolare 500 nuovi posti sono frutto della collaborazione con il sistema sanitario privato e gli altri della riorganizzazione nelle aziende sanitarie previste dal nostro piano pandemico. Restiamo in zona gialla osservando negli ultimi giorni un rallentamento della crescita dei nuovi casi, segnale positivo e indicativo dell’avvicinamento al plateau, ma questo non significa che possa calare il nostro livello d’attenzione e resta massimo l’impegno nel garantire la migliore assistenza ai cittadini che nelle prossime settimane potrebbero averne bisogno. E oggi più che mai è importante che chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale lo faccia, perché è l’unico modo che abbiamo per contenere le ospedalizzazioni nelle forme gravi a cui può portare il Coronavirus”.

Redazione

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