Una risposta che sarà data il 13 gennaio. Il consiglio di amministrazione di Piemonte Land of Wine, il “consorzio dei consorzi” che unisce i 13 enti di tutela regionali e la Vignaioli Piemontesi, ha preso atto, come da nota di comunicato stampa, dell’intenzione del Consorzio Barolo Barbaresco Dogliani e Vini d'Alba e del Consorzio del Roero di uscire dalla società consortile ponendo in vendita le rispettive quote societarie, e delle dimissioni del presidente Matteo Ascheri.
Questa situazione, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa (leggi articolo), sta portando ad un punto di svolta in una realtà che sembra presentare divergenze su come valorizzare la produzione del mondo del vino, e sulla strada da seguire.
Da una parte l’anima più creativa e dall’altra quella più conservativa? Non si capisce ancora bene quale siano i fattori alla base del dissidio ma, a detta degli attori, in questi anni il dialogo per crescere insieme non sembra essere stato il vero protagonista, almeno secondo il pensiero di Matteo Ascheri.
Il 13 gennaio, data della riunione per discutere l’attività futura dell’ente, se ne saprà di più: la crepa verrà risanata per ripartire bene a vantaggio delle denominazioni piemontesi, o vedremo i due consorzi camminare da soli?