Ricco, ma vecchio. Forte nella ricerca ma poco capace di innovare. E’ questa la fotografia del Piemonte rilasciata dall’Ocse e presa in carico dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati, con il chiaro obiettivo di non lasciare indietro le tante piccole-medio imprese che compongono l’ossatura del tessuto economico della nostra regione.
I punti di forza
Quel che è certo è che al netto delle difficoltà economiche, il Piemonte rimane una regione ricca: il Pil è superiore del 17% rispetto alla media regionale Ocse, con 27.759,80 euro contro 23.726,27. La ripresa appare però lenta, più in Piemonte che altrove. Promossi gli investimenti privati in Ricerca e Sviluppo, bene anche i dati sui brevetti con 85 domande presentate per milione di abitanti. Un punto di forza rimane poi il settore manifatturiero: il Piemonte è infatti una delle regioni più industrializzate dell’Ocse, al netto della diminuzione del 16% dei posti di lavoro nello stesso settore.
I punti di debolezza
Impossibile non sottolineare come la disoccupazione sia aumentata dal 4,2% registrato nel 2007 al 7,6% del 2019. Quello che spaventa di più però è l’apparente incapacità del Piemonte di innovarsi, di guardare al futuro: solo il 17% delle Pmi piemontesi svolge attività di innovazione collaborativa. L’innovazione rimane forte solo nelle grandi imprese, ma il fatto che il Piemonte sia tra le regioni Ocse meno performanti per quota di forza lavoro con istruzione terziaria, per quota di occupazione in servizi ad alta intensità di conoscenza e per occupazione nel settore manifatturiero ad alta tecnologia la dice lunga su quanta strada ci sia ancora da fare.
Il commento dell’assessore Marnati
“E’ evidente dal report che l’innovazione è la leva alla competitività: chi non capisce che è importante innovarsi rischia di rimanere indietro” afferma Marnati. L’assessore all’innovazione, poi, fissa gli obiettivi per il Piemonte: “Lavoreremo su questo. Oggi abbiamo presentato la strategia di specializzazione intelligente S3 per aiutare le imprese ad affacciarsi alla programmazione 2021-2027. Il Piemonte deve riposizionarsi e puntare sul manifatturiero. Si sono persi posti di lavoro in questo settore, dal 2007 a oggi l’indicatore è negativo. Accesso al credito, innovazione e ricerca sono imprescindibili”.
Si spiega anche così il bando presentato e volto a potenziare i poli di innovazione: “Il Piemonte ne ha 7 che lavorano su tematiche trasversali come l’ambiente, l’enogastronomia, la chimica verde, manifatturiera. Sono tematiche che ci stanno a cuore, tante imprese lavorano su questo”. L’investimento è di 1,2 milioni di euro a cui potranno partecipare anche istituti privati.