Attualità - 15 dicembre 2021, 11:32

"Sono disabile, ma a Gaiola hanno valorizzato le cose meravigliose che posso dare"

Andrea, 26 anni, da un anno lavora per il Comune, per il settore tecnico. Nonostante la disabilità fisica, lavora con grande impegno e successo e sono tutti contentissimi di lui e di quanto sta dando al paese. "Qui nessuno mi ha messo una X, come fanno quasi tutti quando mi vedono"

"Sono disabile, ma a Gaiola hanno valorizzato le cose meravigliose che posso dare"

Andrea Grasso ha 26 anni e vive a Cuneo.

Da un anno, ogni mattina prende la macchina e va a Gaiola, che è diventata un po' la sua seconda casa. Ci va per lavoro, è un dipendente comunale, assunto tramite il Consorzio socio assistenziale del Cuneese. Lavora dalle 8 alle 12, dal lunedì al venerdì. 

Una storia normale, se non fosse che Andrea ha una disabilità fisica del 100%, in particolare alle braccia. Ma nessuno, in Comune, è sembrato essersene accorto. "Non mi hanno messo la X addosso, come succede sempre quando mi vedono. Qui, dal primo giorno, mi hanno messo a lavorare. Faccio di tutto: tolgo la neve, spazzo via le foglie, pulisco, sistemo. Gaiola è più bella e pulita anche grazie a me".

Di lui è molto orgoglioso e soddisfatto il sindaco Paolo Bottero, che in Andrea vede l'elemento di una squadra. "Il rapporto che ha Andrea con i dipendenti comunali, in particolare con il tecnico Claudio Vallauri, va al di là del rapporto di lavoro. E' un ragazzo straordinario, mette l'anima in tutto quello che fa, non è mai arrivato in ritardo, non si tira mai indietro. Il contributo concreto che dà al paese è notevole e tutti i suoi colleghi glielo riconoscono. Ha lavorato tanto anche per il nuovo parco giochi e non è voluto mancare quando è stato inaugurato, fuori dall'orario di lavoro. E' felice di ciò che può donare al paese".

Andrea ha voluto, tramite Targatocn, esprimere la sua soddisfazione e il suo grazie. Anche se sono i suoi colleghi a volerlo ringraziare, perché sono loro ad aver ricevuto di più. "A Gaiola hanno valorizzato le cose meravigliose che posso dare", evidenzia, ricordando altre esperienze non facili e il buio della solitudine e del giudizio. 

Gli piace il lavoro che sta facendo a Gaiola, perché può stare a contatto con la natura ed è seguito passo passo da Claudio - "il mio capo, che mi guida e mi dà dei buoni consigli". Finalmente Andrea si sente considerato per quello che è e che può dare. "Mi è riconosciuta totale dignità, ho instaurato con tutti un bel rapporto di scambio e amicizia. Attendo di poter essere autonomo economicamente e poter essere un soggetto attivo nella mia famiglia. Nonostante la mia disabilità, godo della capacità di pensare, decidere e amare, di lavorare ed essere utile".

Barbara Simonelli

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