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Attualità | 03 dicembre 2021, 07:00

Belbo, "fiume da vivere”: pronto il progetto di riqualificazione del torrente

Proseguono a Santo Stefano Belbo gli interventi di valorizzazione contenuti nel piano di sviluppo locale e riqualificazione territoriale. Investimento da 125mila euro

La planimetria dell'intervento sul torrente Belbo

La planimetria dell'intervento sul torrente Belbo

Proseguono, a Santo Stefano Belbo, gli interventi di valorizzazione contenuti nel piano di sviluppo locale e riqualificazione territoriale “Un paese ci vuole”, presentato nel mese di settembre dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Laura Capra. Ai lavori di riqualificazione del cimitero municipale, le opere di restauro e risanamento conservativo del prospetto principale della Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, gli interventi di bitumazione di numerosi tratti stradali e i lavori di valorizzazione del vecchio mulino si aggiunge ora un nuovo tassello, con il progetto “Belbo un fiume da vivere – Riqualificazione naturalistica del torrente Belbo nel Comune di Santo Stefano Belbo”.

È dei giorni scorsi, infatti, la notizia che il Comune di Santo Stefano Belbo ha ottenuto dalla Regione Piemonte un contributo di 125mila euro come co-finanziamento per il progetto, che ha ottenuto il secondo miglior punteggio – a pari merito con un altro intervento proposto dalla Provincia di Asti – su oltre una ventina di temi proposti a valere sul bando regionale per la riqualificazione dei corpi idrici piemontesi. Il preventivo per gli interventi ammonta complessivamente a 135mila euro, con i restanti 10mila euro, non coperti dal contributo regionale, a carico del Comune. 

“Il progetto ‘Belbo un Fiume da Vivere’ nasce con l’obiettivo di riqualificare dal punto di vista naturalistico il tratto di torrente Belbo che scorre nel territorio comunale e in particolar modo nel punto di attraversamento del centro abitato – spiega il sindaco Laura Capra –. Stiamo parlando di 7 km di estensione nel Comune di Santo Stefano Belbo, di cui 1,3 km all’interno del centro abitato. Una risorsa naturale che con gli adeguati interventi di bonifica potrà diventare un polmone verde accessibile a tutti i cittadini e visitatori che vorranno godere della bellezza naturale, proprio a due passi dal centro abitato”

Il percorso del Belbo si estende dal confine Ovest, verso Cossano Belbo, sino al confine Est, dove si trova il bacino artificiale di espansione costruito a protezione dell’abitato di Canelli. Il tratto che attraversa il centro abitato al momento è delimitato da muri laterali di contenimento con una fitta vegetazione costituita prevalentemente da canneti e altre specie arbustive infestanti: l’intervento di bonifica prevede la rimozione della vegetazione infestante e il successivo ripristino della vegetazione ripariale preesistente, con un conseguente miglioramento della funzionalità dell’ecosistema fluviale. La riqualificazione e rinaturalizzazione delle rive del torrente Belbo verrà messa in atto attraverso tecniche di intervento a basso impatto ambientale, utilizzando materiali naturali. 

“Tutti gli interventi saranno improntati verso una gestione ecosostenibile del territorio, accostando agli obiettivi di sicurezza del tratto gli obiettivi di conservazione della biodiversità e gli obiettivi di riqualificazione paesaggistico-ambientale – aggiunge il sindaco –. Le opere previste dal progetto in primo luogo prevedono il taglio della vegetazione infestante di greto e la rimozione degli apparati radicali, con una successiva formazione di prato stabile e nuclei arbustivi e la susseguente delineazione di percorsi pedonali nella sede fluviale. Da questi provvedimenti scaturiranno molteplici risultati positivi, tra i quali un netto miglioramento della biodiversità, un’ottimizzazione del funzionamento ecosistemico del corridoio fluviale e un rinnovamento degli aspetti paesaggistici e dell’officiosità idraulica delle sezioni d’alveo. Il progetto ‘Belbo un Fiume da Vivere’ renderà accessibili non solo ai Santostefanesi, ma anche a tutti coloro che vorranno visitare il paese, nuovi percorsi naturalistici vicino al centro abitato in condizioni di massima sicurezza”.

Pietro Ramunno

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