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Curiosità | 23 ottobre 2021, 14:05

Verità, Giustizia e Amore Libero - Superman: Son of Kal-El

Il nuovo, giovane, Superman è bisessuale: perché non è un problema e perché dovremmo smettere di considerare come "nostri" gli elementi della cultura pop

Verità, Giustizia e Amore Libero - Superman: Son of Kal-El

“Superman: Son of Kal-El” è una serie a fumetti della DC Comics tutt’ora in corso e iniziata nel luglio 2021, scritta da Tom Taylor e disegnata da John Timms.
Protagonista della vicenda è Jon Kent, figlio di Clark Kent – celeberrimo alter-ego del più grande supereroe di tutti, Superman - e Lois Lane; dotato dei poteri alieni del padre, il giovane Jon lo sostituisce nei panni di Superman a Metropolis quando questi si trova impegnato in alcune avventure nello spazio.

Forse parlo solo per la mia bolla ma la notizia che tratteremo questa settimana ha fatto, letteralmente, il giro del mondo. Vuoi perché quel che riguarda “le calzamaglie americane”, negli ultimi dieci anni, ha monopolizzato quasi del tutto il dibattito sulla cultura popolare, vuoi perché le tematiche LGBTQ+ lo fanno a settimane alterne.

La notizia è stata, ingiustamente e un po’ ovunque, data in questi termini: dopo decenni di vita editoriale da maschio bianco etero Superman, il supereroe più importante e riconoscibile di tutti, ha fatto coming-out come omo/bisessuale (questo a seconda della testata).

Che ci crediate o meno, la vita e i gusti sessuali di un personaggio di finzione – nato con il preciso scopo di intrattenere ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenziale prendendo a pugni e a raggi termici cattivoni alieni intenzionati a conquistare la Terra – hanno gettato diversi dei fruitori di fumetti nel panico. Scagliandosi contro il fantasma amorfo e cangiante del politicamente corretto, il vero e grande nemico dell’Occidente, tanti lettori e appassionati – ma anche tanti perditempo senza alcun interesse al mondo dei fumetti vero e proprio – hanno invocato la censura e auspicato il netto e immediato boicottaggio della serie “Superman: Son of Kal-El”.

Sì, la cosa fa già ridere così, non la state prendendo sottogamba. Specie perché questi esimi paladini del nulla non hanno nemmeno pensato di considerare il titolo della serie in questione: “Superman: Figlio di Kal-El”.

Il Superman in questione - bisessuale e nella serie in stretto rapporto con il reporter Jay Nakamura – è infatti il figlio del ben più celebre Clark Kent, Jon Kent. Un personaggio giovane e pensato per i giovani che – nella migliore tradizione della DC Comics, dove il concetto di “legacy supereroistica” è stato sdoganato da parecchio tempo (basti pensare al fatto che, di Robin, nella storia editoriale dell’uomo pipistrello ce ne sono stati ben quattro) – sostituisce il padre, impegnato in alcune avventure nello spazio.

Alcuni dei suddetti paladini di cartapesta diranno: “Un personaggio pensato per i giovani bisessuale?” E sarebbe anche l’ora, no? Piccoli, banali e puerili gatekeeper dalla carriera fumettistica neonata, il vostro “azzurrone” eterosessuale esiste e rimane intoccato, come al solito. Semplicemente, un altro personaggio ha preso temporaneamente il suo posto e – guardate un po’ - i suoi autori hanno tutto il diritto di ripensarlo come meglio credono (diritto che avrebbero in ogni caso, ma non importa).

I supereroi sono, ormai da tempo, fenomeno pop di costume e su questo non c’è molto da argomentare: sono passati e dimenticati i tempi del nerd rachitico e occhialuto – come il sottoscritto – che legge le sue ventiquattro pagine chiuso nella sua cameretta. E ogni fenomeno di costume ha il dovere di rivolgersi al più ampio pubblico possibile… tra cui, che piaccia o meno, ci sono anche persone con una sessualità più o meno differente dalla nostra. È giusto che tutti siano rappresentati, per il semplice fatto che esistono.

Voglio dire, parliamo sempre di maschioni con tutine attillate, no?

Simone Giraudi

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