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Attualità | 13 ottobre 2021, 17:22

Tangenziale di Alba a pagamento: dall’Asti Cuneo Spa nessun passo indietro

Al momento pare fuori discussione l’ipotesi di escludere il previsto sistema di varchi automatizzati per l’esazione dei pedaggi. Le preoccupazioni della Sinistra Tanaro, che chiede la possibilità di abbonamenti a prezzo calmierato per il traffico locale

La mappa dei varchi "free flow" previsti sul tratto albese della futura autostrada

La mappa dei varchi "free flow" previsti sul tratto albese della futura autostrada

Ormai non sembrano nemmeno più riguardare il "se", ma piuttosto il "come" e il "quanto" andremo a pagare per percorrere la tangenziale albese, una volta che questa verrà inglobata nella futura autostrada, le riserve che i sindaci di Langhe e Roero vanno maturando date le risposte che il concessionario dell'Asti-Cuneo riserva loro sul tema in occasione dei periodici incontri del Comitato di Supporto sul completamento dell'opera.

L’ultimo aggiornamento del tavolo si è tenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 12 ottobre, nella sede della Regione Piemonte a Torino, aperto per la prima volta alla partecipazione dei Comuni della Sinistra Tanaro.

Presenti coi rispettivi primi cittadini (Simone Manzone, Carlo Porro, Giacomina Pellerino ed Elio Sorba), Guarene, Castagnito, Magliano Alfieri e Govone hanno rappresentato alla società Asti Cuneo Spa la loro comprensibile preoccupazione circa gli effetti che la previsione di inglobare l’intera tangenziale nel percorso dell’autostrada – ma soprattutto di introdurvi un sistema automatizzato per l’esazione dei pedaggi – comporterebbe su una viabilità locale che finora si è per nulla avvantaggiata della realizzazione della tratta, vista la diffusa abitudine di pendolari e mezzi pesanti di aggirare l’unica barriera oggi presente – quella di Govone – per non dover sborsare pedaggi che attualmente vanno dai 2,50 euro a passaggio richiesti alle automobili ai 5-7,50 euro dovuti invece dai mezzi a più assi.

Cosa accadrà domani è quindi facilmente prevedibile, se la concessionaria farà seguire alla barriera govonese una fila di altri sei varchi attrezzati per la lettura e la riscossione dei transiti (il cosiddetto sistema "free flow"), col contestuale addebito degli stessi a utenti chiamati a pagare per percorrere i pochi chilometri che separano Castagnito da Alba.

Secondo gli odierni piani, a scampare al balzello dovrebbero rimanere quanti percorreranno la tangenziale nel tratto compreso tra il varco che verrà posto subito prima dell’uscita di Alba Est (viale Artigianato) e Cantina Roddi, e quindi quello in arrivo o diretto verso Grinzane Cavour, La Morra e Barolo, mentre anche la possibile esenzione per l’utenza stradale diretta all’ospedale di Verduno è ancora tutta sulla carta.

E non consola, in questo senso, come sulla stessa scomoda barca stiano per salire anche i territori compresi al di là di Govone, verso Asti, a loro volta destinati ad attraversare altre porte di accesso.    

Tra le proposte avanzate dalla Sinistra Tanaro, oltre a quella di una riduzione delle attuali tariffe, c’è stata quella di prevedere la possibilità di un abbonamento annuale a prezzi calmierati per i residenti, mentre l’opzione di distanziare le maglie dei varchi – e quindi di mantenere la circolazione libera sulla tangenziale – sembra invece esclusa dal novero delle ipotesi. "Bussate altrove", pare essere in buona sostanza la risposta che arriva dalla società presieduta da Giovanni Quaglia, che rimanda agli accordi stretti col Ministero delle Infrastrutture attraverso i diversi piani finanziari dell’opera approvati finora.
 
Questo e altri temi – come il progetto definitivo per l’adeguamento della stessa tangenziale, ora terminato e sul quale il Comune di Alba ha chiesto e ottenuto di avere un confronto con la stessa Spa – saranno il piatto forte dell’incontro pubblico che gli amministratori coinvolti nel tavolo intendono organizzare nei primi giorni del novembre prossimo, come recentemente ribadito dopo le richieste di approfondimento e condivisione del progetto avanzate loro dall’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero.

Ezio Massucco

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