Da monsignor Luigi Maria Grassi a Beppe Fenoglio, passando per un lungo elenco di figure alla cui memoria la Città Medaglia d’Oro al Valor Militare ha dedicato altrettante vie e piazze, con l’intenzione di onorare la memoria di chi, a vario titolo e spesso al costo della propria vita, si è impegnato contro la tirannia del ventennio e per liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista.
Oltre a quelli citati, nell’elenco dei protagonisti della Resistenza albese cui il Comune ha riservato un posto nella toponomastica cittadina rientrano quelli dei fratelli Lorenzo, Vincenzo e Giovanni Ambrogio, di Carlo Cencio, Franco Centro, del professor Leonardo Cocito, di Cesare Delpiano, Italo Gastaldi, Padre Giuseppe Girotti, Romano Scagliola, Dario Scaglione, Giovanni Vico, Mario Viglino, Pinin Balbo, Franco Bocca, Piero Amedeo Bosio e Albino Angelo Mereu. Buona parte di loro erano giovanissimi partigiani, che pagarono con un estremo sacrifico la loro adesione alla lotta di Liberazione.
Una causa alla quale, sempre guardando alla toponomastica albese, si possono anche ascrivere Duccio Galimberti, Antonio Gramsci, Giacomo Matteotti, il professor Pietro Chiodi e il questore di Fiume Giovanni Palatucci.
Le storie di questi eroici personaggi sono consultabili in ogni momento grazie alla meritoria opera del Centro Studi "Beppe Fenoglio" (qui) e all’importante lavoro che in seno allo stesso venne portato a termine dal compianto Giulio Parusso, appassionato storico, scomparso nel 2014, autore di alcune tra le più importanti opere sulla storia della città.
Quei profili – uno per ognuno dei tanti eroi la cui memoria ricorre percorrendo a piedi le vie della città – potranno presto essere consultabili anche in loco se andrà in porto il progetto promosso dal gruppo dei Giovani Democratici albesi, che insieme alla locale sezione dell’Anpi sono intenzionati a realizzare nella capitale delle Langhe quanto l’associazione nazionali partigiani ha già realizzato a Torino, Milano, Genova e in diverse importanti città.
"L’idea – spiega al nostro giornale Andrea Fenocchio, che fa parte del gruppo di studenti e ragazzi presieduto dal segretario Matteo Ramello – è quello di posare, al fianco delle targhe che identificano vie e piazze intitolate a eroi della Resistenza albese altrettante speciali iscrizioni munite di codice Qr Code. Inquadrando il codice col proprio smartphone sarà possibile accedere al profilo del personaggio, attraverso un apposito portale o collegandosi direttamente al sito del Centro Studi Fenoglio, che sotto questo profilo rappresenta una preziosissima risorsa".
L’intenzione è ovviamente quella di avvicinare le giovani generazioni, ma non solo, a una parte importante della nostra storia, la cui memoria rischia di affievolirsi, o addirittura di perdersi, col trascorrere degli anni e il venire meglio dei suoi ultimi testimoni viventi.
"Ne abbiamo parlato con la locale sezione dell’Anpi e col suo segretario Enzo Demaria – continua Andrea –, che si è subito detto entusiasta di una simile iniziativa. Ora attendiamo che il Comune ci fornisca i necessari permessi, dopodiché procederemo a realizzare l’opera, con l’intenzione di terminarla entro il prossimo 10 ottobre, in tempo per le celebrazioni legate al 77° anniversario della Libera Repubblica di Alba".
Attualità - 05 luglio 2021, 15:42
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