Attualità - 29 giugno 2021, 12:13

A Neive rivive il mito di Dante Giacosa, l’ingegnere che ha fatto la storia dell’auto italiana [FOTO E VIDEO]

Un’invasione di auto storiche e illustri personalità per ricordare la figura del celebre designer

Nel fotoservizio di Barbara Guazzone alcuni momenti della due giorni neivese

Nel fotoservizio di Barbara Guazzone alcuni momenti della due giorni neivese

Si è svolto a Neive gli scorsi 26 e 27 giugno il 6° Memorial “Dante Giacosa”, l’appuntamento che con cadenza quinquennale ricorda il celebre progettista, considerato tra le altre cose il padre della “Topolino”, la prima Fiat 500 prodotta dalla casa torinese.

L’evento è frutto dell’intuizione della sindaca di Neive Annalisa Ghella, condivisa dal suo vice Francesco Bordino e dalla passione di Marco Carbone, neivese, per anni responsabile del mercato Fiat per Asia ed Est Europa. Presente all’evento per entrambe le giornate, la contessa Mariella Giacosa Zanon di Valgiurata, figlia dell’ingegner Giacosa, in compagnia delle figlie.

“A mia memoria – dice Marco Carbone – non esiste un altro al mondo come Dante Giacosa. Per me che sono di Neive e che ho vissuto in Fiat, Giacosa era un mito, un’icona. Non mi è sembrato vero quando il sindaco di Neive mi ha proposto di fare qualcosa a favore dell’idolo della mia vita”.

Tante le auto d’epoca, che hanno segnato la storia non soltanto italiana dell’industria dell’automobile, esposte in ogni angolo del borgo. Dalla Fiat Zero alle sportive Cisitalia, dalla Gran Luce alla Balilla, alle più recenti 128 nelle diverse versioni, piuttosto che le Autobianchi come la “Stellina”, prima auto italiana in fibra di vetro, uno spettacolo nello spettacolo già offerto dal panorama di Neive, borgo tra i più belli d’Italia e perla del territorio patrimonio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato.

Oltre all’esposizione, altri due sono stati gli aspetti salienti della due giorni: il raduno e la sfilata delle vetture del Fiat 500 Club Italia, che con circa 200 partecipanti nei due giorni, hanno animato e colorato il centro storico e poi le strade delle colline tra Neive e Barbaresco, compiendo un tour da torre a torre.


L’altro è stato il convegno sulla figura di Giacosa, a cui a partecipato il gotha della progettazione e del design automobilistico italiano, dal cavalier Giorgetto Giugiaro all’ingegnere Enrico Fumia e all’ingegnere Roberto Giolito. Il primo, chiamato in Fiat come apprendista proprio da Giacosa, ha dato i natali tra le altre a Lancia Delta, Thema e Prisma, e alle Fiat Panda, Uno, Croma e Punto, mentre il secondo è il padre della ormai storica Lancia Y, quanto era direttore del Centro Stile Lancia, ma anche dell’Alfa Romeo Gtv e dell’Alfa Romeo Spider. Ultimo ma non ultimo, Giolito, tuttora in attività come capo designer del centro stile per i marchi Fiat e Abarth, è conosciuto a livello internazionale per la realizzazione di alcune fra le vetture più significative dell'era automobilistica moderna come la Multipla del 1998 (esposta al MoMA di New York) e la Fiat 500 del 2007, auto dell'anno nel 2008.

 

Al convegno sono intervenute anche diverse personalità del mondo politico e industriale piemontese, come il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, la direttrice generale di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, il presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Egea Giuseppe Rossetto, il presidente della Commissione Cultura dell’Asi Lorenzo Morello, il giornalista e curatore di mostre e documentari sull’automobile e il design Giosuè Boetto Cohen, che in rappresentanza del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino ha contribuito alla realizzazione della mostra fotografica dedicata al genio creativo di Giacosa, nella quale sono esposte immagini concesse dall'archivio storico Fiat Heritage di Torino e che rimarrà aperta nella Torre dell’Orologio fino al prossimo 29 agosto. A moderare il convegno Loredana Dova, autrice del libro “Dante Giacosa, l'ingegno e il mito”.


“Dante Giacosa, un grandissimo designer – dice Giuliana Cirio –, che ci ricorda il valore dell’industria italiana negli anni in cui il nostro Paese risorgeva nel Dopoguerra, diventando un esempio per tutto il mondo. E’ bello e spero bene augurante ricordare le nostre radici in un momento che è anch’esso di ripartenza, sperando di poter tornare presto a vedere risultati altrettanto eccellenti”.

Il “6° Memorial Dante Giacosa” ha dato vita anche al 1° Premio Eleganza dedicato alle auto storiche. Ad aggiudicarselo Edoardo Magnone, presidente del Registro Fiat Italiano, che ha messo in mostra due splendide Cisitalia, una delle quali pilotata dal mito Tazio Nuvolari, con cui partecipò alla "Coppa Brezzi" sul circuito del Valentino, gara vinta dal patron Piero Dusio, ma resa celebre da Nuvolari, che guidò per un paio di giri col volante staccato dal piantone dello sterzo. Altro vincitore per eleganza, la Fiat Zero, conosciuta anche come Fiat 12/15 hp e prodotta dal 1912 al 1915, di proprietà di Domenico Calligaris.

L’appuntamento si rinnoverà tra cinque anni, ma visto il successo dell’evento non è detto che qualcosa possa accadere anche prima.

Andrea Olimpi

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