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Alba | 18 giugno 2021, 16:29

Insieme per l'ospedale Ferrero: le parole del dottor Buda, primario del reparto di Ginecologia Oncologica

"Donare è sostenere un progetto per i giovani medici del futuro": attraverso la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus, grazie al 5x1000, tra settembre e l'inizio di ottobre in arrivo gli specializzandi dalla prestigiosa Università degli Studi di Udine

Il Direttore della SOC di Ginecologia Oncologica dell'Asl CN2, Alessandro Buda

Il Direttore della SOC di Ginecologia Oncologica dell'Asl CN2, Alessandro Buda

Grazie alla generosità del territorio di Langhe e Roero, la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus è, dal 2008, al fianco dell'Asl CN2 nel supportare e suggerire progetti di miglioramento strutturale e funzionale a favore dei cittadini-pazienti.

Tra gli altri progetti, anche l'inserimento lavorativo di sei giovani medici specializzandi, grazie all'assegnazione di altrettante borse di studio, frutto dell'ultima campagna della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus: è possibile contribuire direttamente, donando il proprio 5x1000 indicando nella propria dichiarazione dei redditi il CF 90041890048.

"Questo ospedale ha delle grandi prospettive, per le quali poter accogliere degli specializzandi è una grande occasione per poter sviluppare con i giovani un progetto che può coinvolgere anche noi nella formazione - afferma il Direttore della SOC di Ginecologia Oncologica dell'Asl CN2, Alessandro Buda -. Per la mia storia sono sempre stato in un ospedale universitario, per cui poter accogliere qui i giovani specializzandi in arrivo dopo l'estate, tra settembre e l'inizio di ottobre, dalla prestigiosa Università degli Studi di Udine è linfa vitale, stimola me e i miei collaboratori a dare qualcosa in più per trasmettere la nostra esperienza, tanto in ambito clinico quanto in ambito chirurgico. Qui inoltre abbiamo a disposizione diverse facilities, sale operatorie integrate, la strumentazione più moderna e la chirurgia robotica".

"Destinare il proprio 5x1000 è gratuito - conclude il dottor Buda -, ma permette di investire su giovani medici e sulla loro formazione, facendo sì che, nel tempo, ritorni un qualcosa di bello per la cura delle generazioni future".

Pietro Ramunno

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