Bra - 01 giugno 2021, 12:22

C’è anche un pezzo del Museo della Bicicletta di Bra sul podio del Giro d’Italia 2021

Grazie all’Androni Giocattoli Sidermec, che ha festeggiato Simon Pellaud, primo nella classifica dei km in fuga

Foto di Stefano Tibaldi: il presidente del Museo della Bicicletta di Bra, Luciano Cravero e il team manager dell’Androni Giocattoli Sidermec, Gianni Savio



Museo della Bicicletta di Bra e Androni Giocattoli Sidermec, una lunga amicizia nata nel nome del ciclismo tra il presidente della permanente Luciano Cravero e il team manager Gianni Savio.

Un’alleanza porta fortuna, sancita dalla presenza negli spazi del Museo di importanti cimeli della squadra guidata da Savio, come la maglia celebrativa del tricolore 2018, prodotta in edizione limitata dal maglificio Rosti.

Ed ora è di nuovo festa per l’Androni Giocattoli Sidermec, che ha visto il suo corridore Simon Pellaud, aggiudicarsi il primo premio nella classifica dei km in fuga nel Giro d’Italia 2021 da poco concluso.

Tante fughe, tanta visibilità per un team che ha provato in tutto e per tutto, come sempre, ad onorare la corsa. Alla fine sul podio conclusivo di Milano con la maglia rosa di Bernal è salito anche Simon Pellaud.

Lo svizzero dell’Androni Giocattoli Sidermec, dopo un Giro all’attacco, ha fatto sua la classifica dei chilometri in fuga. Per Pellaud, già sul podio del Giro 2020 quando aveva vinto un’altra classifica speciale, anche due terzi posti di prestigio nei traguardi volanti e nella combattività.

E sul Giro dell’Androni Giocattoli Sidermec arriva anche il commento del team manager Gianni Savio: “Ci eravamo prefissi due obiettivi: una vittoria di tappa e il successo in una classifica speciale. Ne abbiamo centrato uno, portando Simon Pellaud sul podio finale di Milano. Abbiamo cercato la vittoria di tappa, attaccando quasi tutti i giorni e siamo certi di aver offerto emozioni a tutti i nostri tifosi, che ringraziamo di cuore per averci sempre sostenuto con entusiasmo e passione”.

Ovviamente, una nuova visita al Museo della Bicicletta di Bra è d’obbligo per Gianni Savio, uno dei più stimati team manager dello sport a pedali, che ha saputo tramutare la sua passione per il ciclismo in uno stile di vita. Con tanta professionalità e dedizione, porta avanti un lavoro che gli ha regalato enormi soddisfazioni. Lascia che la voglia di vincere guidi il talento dei giovani, asseconda gli istinti degli scalatori, cuce le emozioni dei gregari.

Ed i ragazzi ricambiano con favolosi successi: nel 1994 Nelson ‘Cacaito’ Rodríguez divora le strade del Tour de France, mentre nel 2002 Santiago Botero scopre la gioia di vincere un mondiale a Zolder. Dal primato del team nella classifica a squadre della Ciclismo Cup al premio fuga di Pellaud nel Giro 2021, lo show può continuare.

Silvia Gullino