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Economia | 21 aprile 2021, 10:25

Le imprese straniere in provincia di Cuneo battono la pandemia e segnano un +3,7%

Nel corso del 2020, a fronte della nascita di 453 attività, si sono registrate 299 cessazioni (valutate al netto di quelle d’ufficio) con un saldo positivo di 154 unità

Le imprese straniere in provincia di Cuneo battono la pandemia e segnano un +3,7%

Il numero di imprese straniere1 iscritte a fine 2020 presso il Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo è di 4.197 unità, guidate per il 25,6% da donne e per il 20,7% da giovani. Tuttavia, a dispetto di una numerosità in costante aumento all’interno del sistema economico cuneese, occupano un peso inferiore (6,3%) rispetto alla media piemontese (10,9%).

Le imprese straniere in provincia di Cuneo

Anno 2020


Imprese straniere registrate

% sul totale delle imprese

Tasso di crescita

Cuneo

4.197

6,3%

+3,7%

Piemonte

46.373

10,9%

+4,1%

Fonte: elaborazioni Camera di commercio di Cuneo su dati InfoCamere


Nemmeno l’ampiezza della crisi che ha investito l’economia nel 2020 ha arrestato la dinamica di crescita dell'imprenditoria straniera nella nostra provincia - sottolinea il presidente Mauro Gola –. La componente femminile rappresenta più di un quarto delle imprese straniere registrate, un imprenditore straniero su cinque è un giovane, mentre sale ogni anno il numero delle società di capitale, nonostante la preponderanza di ditte individuali. Le imprese straniere si stanno a poco a poco strutturando e, da presenza marginale, si stanno trasformando in una componente significativa del tessuto produttivo provinciale."

Malgrado il protrarsi di condizioni economiche poco favorevoli, la componente straniera del tessuto imprenditoriale locale continua a mostrare una vivacità superiore rispetto al complesso totale delle imprese cuneesi. Nel corso del 2020, a fronte della nascita di 453 attività, si sono registrate 299 cessazioni (valutate al netto di quelle d’ufficio) con un saldo positivo di 154 unità. Il tasso di crescita raggiunto è del +3,7%, diversamente dalla totalità del tessuto imprenditoriale che ha registrato una variazione negativa (–0,6%). Esaminando l’andamento dei tassi di crescita degli ultimi cinque anni, si evidenzia come alla dinamica negativa della totalità delle imprese della Granda si sia contrapposta la performance di segno “più” delle imprese straniere. L’analisi dei flussi sottolinea un evidente dinamismo sia sul fronte della natalità (+10,8%) che della mortalità (+7,1%), in entrambi i casi superiori ai rispettivi indici calcolati per l’intero universo delle imprese cuneesi (+4,4% e +5,0%).

Anche per il 2020 il settore in cui le aziende straniere sono maggiormente presenti si conferma quello delle costruzioni, con 1.305 attività registrate. Malgrado le difficoltà che hanno investito il comparto edile, la variazione dello stock risulta, infatti, positiva (+4,1%). Le attività commerciali accolgono quasi un quarto delle 4.197 aziende a conduzione straniera, con un andamento positivo (+1,8%). Quanto alla dinamica esibita dagli altri principali settori di specializzazione, assistiamo all’espansione della base imprenditoriale sia nei servizi di alloggio e ristorazione (+2,9%) sia nell’agricoltura (+6,1%).


I principali settori di attività economica delle imprese straniere

registrate in provincia di Cuneo

Anno 2020

Settore

Imprese straniere registrate al 31/12/2020

% imprese straniere sul totale delle registrate

% sul totale imprese straniere

Tassi di var. % annuale stock

Costruzioni

1.305

14,8%

31,1%

+4,1%

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli

872

7,4%

20,8%

+1,8%

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

386

9,7%

9,2%

+2,9%

Agricoltura, silvicoltura pesca

380

2,0%

9,1%

+6,1%

Attività manifatturiere

332

6,0%

7,9%

+3,9%

L’analisi per forma giuridica segnala una maggiore incidenza di ditte individuali nelle realtà guidate da stranieri rispetto al tessuto imprenditoriale provinciale valutato nel suo complesso (rispettivamente l’80,3% rispetto al 62,5% del totale imprese). Le società di persone e le società di capitale annoverano entrambe l’8,6% delle aziende a prevalente conduzione straniera, quote che salgono rispettivamente al 22,3% e al 13,0% nella media generale. Simile, per i due aggregati, è, invece, la rilevanza residuale delle altre forme, il cui peso si attesta rispettivamente al 2,5% e 2,2%.

Esaminando i dati relativi alla natimortalità della componente straniera in base alla forma giuridica, emerge una tendenza al progressivo rafforzamento strutturale: le società di capitale chiudono l’anno con il tasso di crescita più elevato (+11,3%), frutto di una buona natalità (+12,3%) e di una mortalità molto contenuta (+0,9%). Le imprese individuali evidenziano tassi di natalità (+11,4%) e mortalità (+8,2%) pressoché analoghi ed un indice di crescita del +3,2%. Seguono le società di persone (+1,7%) e delle altre forme giuridiche (+2,8%).

comunicato stampa

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