Una giornata iniziata molto presto quella di Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia della provincia di Cuneo. Telefonate e messaggi al presidente della Regione Alberto Cirio, per conoscere il verdetto sul passaggio della provincia Granda in arancione.
Poi, prima delle 16, la risposta affermativa. Che decreta la riapertura dei negozi cosiddetti non essenziali, dei mercati e delle attività di cura alla persona.
"E' stata un'ottima notizia. Non è un liberi tutti, lo sappiamo bene. Ma ora riapriamo per non chiudere in più, nel rispetto delle regole e in sicurezza", evidenzia.
Come non dimentica il settore di bar e ristorazione, che resta chiuso, perché la zona arancione non comporta la riapertura. Le notizie che arrivano dal governo sono positive e danno la data del 26 aprile. All'aperto si tornerà al ristorante sia a pranzo che a cena.
Tante le manifestazioni che hanno visto in prima linea Luca Chiapella e Confcommercio nei mesi scorsi e nelle ultime settimane. "L'annuncio del presidente Cirio è una boccata d'ossigeno per il commercio e per i negozi di vicinato, fortemente penalizzati da queste settimane di chiusura. Ora si deve riaprire in maniera definitiva, con tutte le regole necessarie. Non si può pensare a continue chiusure e riaperture, si riapre per restare aperti".