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Economia | 13 aprile 2021, 18:39

Fondazione Crt: semaforo verde per il bilancio 2020 (nonostante il Covid) e per il nuovo Cda

Il presidente Giovanni Quaglia: "Rafforziamo il dialogo con il territorio e la capacità di progettare e programmare insieme"

Fondazione Crt: semaforo verde per il bilancio 2020 (nonostante il Covid) e per il nuovo Cda

Semaforo verde per il bilancio 2020 della Fondazione Cassa di risparmio di Torino. Un bilancio che va in archivio - all'unanimità, secondo il Consiglio di indirizzo - con un avanzo di esercizio superiore a 55 milioni di euro, un patrimonio netto di oltre 2,27 miliardi, una a quota 144 milioni. Risultati che arrivano al termine di un anno pesantemente condizionato dall’emergenza Covid-19, durante il quale però la Fondazione CRT ha messo complessivamente a disposizione del territorio 65 milioni di euro, tra tradizionali modalità di intervento (per welfare, salute pubblica, contrasto della povertà educativa, ricerca e formazione, arte e beni culturali) e ulteriori iniziative a prevalente contenuto sociale orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments).

L’onere per le imposte sfiora i 10 milioni di euro e il carico fiscale complessivo sostenuto dalla Fondazione arriva a 14 milioni di euro. 

Ma l'approvazione del bilancio 2020 è coincisa anche con un'altra scadenza. Il termine del mandato del Consiglio d'amministrazione eletto nel 2017 e guidato dal presidente Giovanni Quaglia: un quadriennio che ha portato a un'erogazione complessiva a circa 5.500 iniziative non profit e risorse per 265 milioni di euro.

E con il passaggio di testimone, insieme all'approvazione del bilancio, il Consiglio di Indirizzo ha quindi nominato i sei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione che resterà in carica fino al 2025: nel “board” - guidato sempre dal presidente Quaglia - entrano Caterina Bima (notaio), Davide Canavesio (imprenditore e manager), Anna Maria Di Mascio (rappresentante del mondo della cooperazione e del Terzo Settore), Marco Giovannini (imprenditore), Maurizio Irrera (professore e avvocato) e Antonello Monti (imprenditore, esperto in ambito nazionale nella gestione dei beni ecclesiastici). 

Il nuovo Cda, eletto dal Consiglio di Indirizzo, è formato da personalità di grande esperienza e alto profilo, rappresentative del territorio e di diversi settori e aree culturali – commenta il presidente Quaglia –. Questa scelta di terzietà rafforza il dialogo con il territorio e la capacità di co-progettare e co-programmare, insieme alle istituzioni elettive e ai corpi intermedi, le traiettorie di sviluppo e crescita per il bene comune, in linea con il recente pronunciamento della Corte Costituzionale”.

M.Sci.

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