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Attualità | 09 marzo 2021, 20:03

Cantieri di lavoro 2021: la Regione assegna 116.400 euro alla Granda

Nove i comuni destinatari per undici progetti: Mondovì, Caraglio, Bra, Saluzzo, Cortemilia, Busca, Savigliano, Roccabruna e Villar San Costanzo. L’avvio all’inizio di maggio

Immagine di repertorio

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La Regione ha stanziato 2,495 milioni di euro per i cantieri di lavoro attivabili presso comuni e altri enti territoriali piemontesi che hanno partecipato al bando 2020. 151 i progetti presentati da altrettanti Comuni, Unioni di Comuni, Consorzi gestori delle funzioni socio-assistenziali.

"Questi sono strumenti importanti per la nostra Regione – ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino sia per realizzare interventi ed opere al servizio del territorio, ma soprattutto per cercare di contrastare gli effetti della crisi economica favorendo l'inserimento, nel mondo del lavoro, di cittadini disoccupati".

Alla Granda arriveranno 116.400 euro. Nove i comuni destinatari per undici progetti: tre a Mondovì per un totale di circa 26.600 euro, a Caraglio 28.220 euro, a Bra 10.973 euro, a Saluzzo 11.756 euro, a Cortemilia 14.110 euro, a Busca 5.486 euro, a Savigliano 10.973 euro, a Roccabruna 5.486 euro e a Villar San Costanzo 2.743 euro

I cantieri di lavoro sono progetti organizzati e attivati dagli enti locali, di carattere temporaneo e straordinario, che prevedono l’impiego di persone disoccupate in attività di servizio pubblico, come il rimboschimento, la sistemazione di ambienti montani, la costruzione di opere pubbliche, la piccola manutenzione del patrimonio pubblico, le attività ausiliarie del servizio pubblico in campo ambientale, culturale, turistico. I progetti possono essere integrati da percorsi formativi, finalizzati sia allo svolgimento delle attività cantieristiche sia a far acquisire ai lavoratori competenze spendibili nel mondo del lavoro.


Senza dubbio, questi cantieri di lavoro rappresentano – ha sottolineato l’assessore -  seppur temporaneamente, una boccata d’ossigeno per la grave disoccupazione esistente, generata dalla persistente e attanagliante onda lunga della crisi economica che continua a indebolire l’economia, soprattutto nei piccoli centri”. I cantieri saranno avviati entro l’inizio di maggio, dopo le selezioni dei candidati effettuate dai singoli enti. Saranno circa 750 in tutto il Piemonte le persone che potranno essere inserite nelle attività lavorative. L’età minima richiesta per presentare domanda di partecipazione è di 45 anni. Possono candidarsi le persone disoccupate, iscritte al Centro per l’impiego. Ulteriori requisiti possono essere richiesti dai soggetti promotori, a seconda dei singoli bandi. Può candidarsi anche chi percepisce il reddito di cittadinanza, purché sia disoccupato e in possesso dei requisiti previsti dal singolo bando comunale.

I cantieri possono durare da un minimo di 40 a un massimo di 130 o 260 giornate, a seconda dell’orario di lavoro previsto: se tempo pieno (35 ore settimanali) o part-time (30 oppure 25 oppure 20 ore settimanali). L’indennità viene pagata al lavoratore direttamente dall’ente e corrisponde a 35,17 euro al giorno per 7 ore di lavoro, 30,15 per 6 ore, 25,12 per 5 ore, 20,10 per 4 ore giornaliere. Per presentare la propria candidatura, gli interessati devono rivolgersi direttamente agli enti presso i quali saranno attivati i cantieri. L’elenco completo è consultabile sul sito web della Regione, alla pagina dedicata ai cantieri di lavoro. 



redazione

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