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Scuola e corsi | 07 marzo 2021, 16:28

Cirio scrive al Ministro Bianchi: “Ci dica in modo chiaro le categorie che possono richiedere la didattica in presenza per i propri figli”

Il presidente della Regione Piemonte chiede di definire l'elenco dei lavoratori che forniscono beni essenziali, oltre a medici, infermieri, OSS e OSA, e che potranno mandare i figli a seguire le lezioni in classe

Cirio scrive al Ministro Bianchi: “Ci dica in modo chiaro le categorie che possono richiedere la didattica in presenza per i propri figli”

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha scritto al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per avere un elenco definito di quelle categorie di lavoratori che forniscono beni essenziali e che potranno quindi richiedere la didattica in presenza per i propri figli: “Gli Istituti Scolastici - si legge nella lettera di Cirio - sono già attivi per garantire attività e lezioni in presenza ad alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali e quando sia necessario l’uso di laboratori, così come previsto dal citato Decreto; si tratta delle sole deroghe alla sospensione delle attività in presenza”. 

Nella circolare ministeriale del 4 marzo scorso, analoga a una precedente di novembre 2020, si davano anche indicazioni perché si ponesse l’attenzione agli alunni figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche ai figli del personale impiegato presso altri, “non meglio specificati”, servizi pubblici essenziali. 

“Sono a richiedere quali siano il fondamento giuridico e le indicazioni operative alla base della richiamata Circolare, oltre che l'elenco delle categorie professionali i cui figli potrebbero richiedere la frequenza scolastica in presenza” si legge ancora nella lettera del Governatore della Regione Piemonte. 

“Siamo in attesa di un riscontro dal Ministro Bianchi - scrive poi in una nota stampa arrivata questo pomeriggio l’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino -. Un riscontro per il quale attendiamo risposta il prima possibile così da poter dare dettagliate informazioni alle famiglie ed alle autonomie scolastiche”

La Regione Piemonte intanto aveva già mandato un chiarimento su scuola e sui servizi per l’infanzia, in riferimento al decreto regionale del 5 marzo e attivo da domani lunedì 8 marzo.  

INFANZIA 

Nei Comuni ricompresi nella “Fascia di Rischio 1”, quindi arancione rinforzato, sono aperti alla frequenza i servizi educativi riferiti alla fascia anagrafica fra i 0 ed i 3 anni. A titolo esemplificativo: micronidi, nidi, sezione primavera e servizi integrativi per la prima infanzia. Per quanto concerne i servizi di "dopo scuola", si intendono aperti alla frequenza quelli riferiti alla medesima fascia anagrafica dai 0 ai 3 anni. 

Servizi sospesi invece nei comuni a zona rossa: , Barge, Bagnolo Piemonte, Revello, Paesana, Martiniana Po, Ostana, Oncino, Gambasca, Crissolo, Envie, Rifreddo, Sanfront. 

SCUOLE 

Con l’ultimo Decreto del Presidente della Giunta Regionale, le lezioni in presenza possono essere garantite per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, ai figli di personale sanitario (medici, infermieri, OSS, OSA…), direttamente impegnato nel contenimento della pandemia. Frequenza scolastica in presenza possibile su richiesta dei genitori anche per gli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni sono ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione. 

Sono quindi consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. 

Le lezioni in presenza per queste categorie di studenti restano comunque a discrezione dei dirigenti scolastici che potranno decidere nel valutare le richieste dei genitori tenendo conto dell’esigenza prioritaria di non vanificare l’efficacia delle misure di contenimento del contagio adottate col citato Decreto del Presidente della Giunta Regionale 

Restano vietati nei comuni a zona rossa. 

cgallo

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