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Attualità | 15 gennaio 2021, 16:32

Il premier Conte ha firmato il nuovo DPCM (TESTO IN ALLEGATO) con le restrizioni in vigore fino al 5 marzo

Permane la suddivisione ‘a semaforo’ delle regioni. Gli impianti da sci rimarranno chiusi almeno fino al 15 febbraio. Palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo. Confermata l’indiscrezione relativa al divieto di asporto di cibo e bevande dai bar dopo le 18

Il premier Conte ha firmato il nuovo DPCM (TESTO IN ALLEGATO) con le restrizioni in vigore fino al 5 marzo

Il premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) inerente le misure anti Covid in vigore da domani (sabato 16 gennaio) e fino al 5 marzo. Un documento che, sostanzialmente, oltre a riconfermare tutte le limitazioni già previste, compreso il divieto di spostamento tra diverse regioni (fino al 15 febbraio), vede l'integrazione di tutte le ulteriori misure già filtrate nei giorni scorsi.

Confermati, pertanto, il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5, così come l’obbligo di indossare mascherina sia in ambienti chiusi che all’aperto. Permane anche la divisione delle regioni per fasce di colore, con la novità dell’introduzione della ‘fascia bianca’ per le ipotetiche regioni (allo stato attuale, nessuna) a rischio molto contenuto.

Gli impianti da sci rimarranno chiusi almeno fino al 15 febbraio; palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo (salvo, naturalmente, stesura di nuovi DPCM che prolunghino ulteriormente il termine), mentre i musei potranno riaprire nei giorni feriali ma soltanto nelle regioni in fascia gialla o bianca. Per quanto concerne la scuola, gli studenti delle regioni nelle fasce gialla o arancione rientreranno almeno al 50% in presenza a partire da lunedì, fatte salve ordinanze regionali con indicazioni differenti, mentre quelli delle regioni rosse proseguiranno con la DAD a partire dalla seconda media. Confermata, infine, l’indiscrezione relativa il divieto di asporto di cibo e bevande dai bar dopo le 18.


IL COLORE DELLE REGIONI

Nelle prossime ore il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà la nuova ordinanza che, sulla base delle risultanze scientifiche della Cabina di regia del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità, determinerà in quale fascia rientrerà ciascuna regione a partire da domenica 17 gennaio.

Sulla base del report settimanale, entreranno in zona rossa due regioni (Lombardia e Sicilia), oltre alla Provincia autonoma di Bolzano; zona arancione per Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Marche, Lazio e Puglia); zona gialla, infine, per Campania, Toscana, Sardegna, Basilicata, Molise e Provincia autonoma di Trento.


REGIONI IN FASCIA GIALLA (Rt inferiore a 1)

Ci si potrà recare fisicamente in bar e ristoranti fino alle 18, dopo quell’ora divieto di asporto dai bar mentre permarrà la possibilità di asporto o consegna a domicilio, sempre entro il coprifuoco, dagli altri locali. Consentito far visita a parenti e amici in tutta la regione, ma solo una volta al giorno e in non più di due persone (fatti salvi minori di 14 anni conviventi o persone con disabilità). Riaprono i musei, ma solo nei giorni feriali.


REGIONI IN FASCIA ARANCIONE (Rt 1 o rischio complessivamente elevato)

Vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio, salvo il caso in cui il medesimo non sia al di sotto dei 5.000 abitanti. In questo caso, sarà consentito spostarsi per un raggio di 30 chilometri, ad eccezione che per raggiungere i capoluoghi di provincia.


REGIONI IN FASCIA ROSSA (Rt 1,25 o superiore)

Scatta il divieto di uscita dalla propria abitazione, salvo che per ragioni lavorative, per recarsi a fare la spesa, acquistare farmaci o alcune delle poche altre attività consentite (quali, ad esempio, andare in edicola o dal tabaccaio). Chiuse le rimanenti attività commerciali.


REGIONI IN FASCIA BIANCA (Rischio di contagio molto contenuto)

Le uniche restrizioni che permangono solo il distanziamento personale e l’uso della mascherina all’aperto e al chiuso.

In allegato, il testo del nuovo DPCM e quello degli allegati

Gabriele Massaro

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