Non se parla neanche per il 2021. La Fiera della Meccanizzazione agricola e l'annessa Fiera di Primavera di Savigliano “in presenza” slitteranno direttamente al 2022. Troppo poco il tempo a disposizione da qui a marzo per organizzare l’evento e ancora troppo instabile la situazione a livello di emergenza sanitaria. Per questo l’Ente Manifestazioni, organizzatore delle fiera, sta lavorando a un “piano B”.
Ad annunciarlo è stato il sindaco Giulio Ambroggio durante il Consiglio comunale: “State sicuri che sarà sopperito con il web, l’Ente sulla fiera della meccanizzazione, ha convocato gli espositori i quali non se la sentono di iniziare la procedura per la fiera, che dovrebbe essere a marzo, o spostarla oltre, perché troppo a ridosso del lavoro agricolo e di altre iniziative. Per proporla a metà marzo bisogna iniziare a dicembre, il periodo era troppo incerto, ancora adesso non si sa quale sarà la situazione. Speriamo di fare Quintessenza e la Fiera del Pane, un po’ più grandi per sopperire alla mancanza”.
La questione è stata sollevata durante l’interrogazione posta dal consigliere di opposizione Antonello Portera (M5S) il quale ha chiesto sia chiarimenti sullo studio di fattibilità da 15.600 euro per le iniziative natalizie 2020 e 2021, sia di tracciare un bilancio della collaborazione con la Fondazione Ente Manifestazioni dopo i primi due anni di lavoro, seppur tenendo conto dell’inizio della pandemia.
“Lo studio è stato realizzato come se se ci fosse situazione normale - ha spiegato il indaco - se le cose però, come è avvenuto questo Natale, non si possono fare, si passa al piano b. A novembre non sapevamo che ci sarebbe stata la zona rossa di Natale, quindi l’ente ha fatto questo lavoro che è lo stesso per il 2021, perché se la pandemia allenta dobbiamo essere pronti. Il giudizio sulla Fondazione - ha aggiunto - è positivo, purtroppo con la pandemia di mezzo non abbiamo potuto realizzare le iniziative che volevamo”.
“Credo sia davvero difficile - ha spiegato la consigliera Vilma Bressi - dare un giudizio sull’operato dell’Ente perchè la Fondazione ha esordito poco prima di un periodo difficile. Dobbiamo capire quali siano le necessità per futuro, in questo senso gli studi di fattibilità sono utili. Ad oggi i lavoratori di questo settore, decisamente colpiti più di tutti, devono mettersi in gioco con modalità nuove, ma anche inventando altre manifestazioni di interesse, per questo crediamo sia importante scommettere sul futuro e dare sostegno all’ente”.
“Il Comune prima che l’ente passasse da fondazione a srl - ha precisato il consigliere Portera - aveva l’80% di partecipazioni, adesso è al 20%, la mia richiesta non è un giudizio sull’ente, ma un giudizio sulle relazioni che comportano oneri e peso decisionale. Per esempio avrei fatto un tipo di contribuzione diverso, rispetto a quello fatto con questa determina. Per quanto riguarda le opzioni online, si può pensare a una formula innovativa della fiera della meccanizzazione agricola, intanto per tenere viva la manifestazione con costi contenuti, anche per un tempo più prolungato dei tre o quattro giorni previsti”.
Scettici sulla cifra spesa per lo studio, il consigliere delle Minoranze Maurizio Occelli (Destra Savigliano), Piergiorgio Rubiolo (Progetto per Savigliano) e Lillo De Lio (Savigliano 2.0): “La determina è del 15 novembre eravamo già al centro della pandemia - ha spiegato Occelli - e si sapeva che si sarebbe potuto fare poco per il prossimo anno. Secondo me, non era il caso di spendere così tanti soldi per uno studio di fattibilità. Questi studi su quali dati vengono fatti? Perché bisogna capire nei prossimi mesi cosa si potrà fare e credo che realizzarli in questo momento è un po’ sprecato”.