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Al Direttore | 06 novembre 2020, 07:43

"Cari politici, invece del bonus monopattino dateci quello per gli esami diagnostici!"

A scriverci il signor Bruno. Ha avuto un tumore. Deve fare una colonscopia ma nel pubblico non è possibile. Privatamente la potrà fare in un paio di settimane, pagando fino a 400 euro

Foto generica

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Gentile direttore,

e siamo qui... zona rossa.

Purtroppo la pandemia non passa da sola, ci vuole tempo, capacità di resistenza, organizzazione. Già, organizzazione. Certo mi si dice: nessuno se l’aspettava. Ovvio, dico io. Ma... c’è un ma.

Abbiamo avuto mesi per riflettere, per organizzare, per ipotizzare come affrontare questa fase 2. Sì, perché lo sapevamo che sarebbe arrivata. I trailer di questa seconda ondata erano già ben annunciati quest’estate. Ma forse ci interessava di più come ottenere il voucher vacanza o il bonus monopattino. Oggetto certamente utile e indispensabile in periodo di lockdown (per chi ha una casa molto grande).

E succede così che per chi, come me, è stato un malato oncologico, viene ora praticamente impedito di effettuare screening diagnostici che potrebbero metterlo al sicuro da eventuali recidive, ricomparse di questa malattia. Ok, molto bene, capisco la priorità di questa pandemia... non sono un Covidiota.

Spiegatemi però il perché non vengono più dati tempi di attesa e calendari per esami diagnostici che poco o nulla hanno a che vedere con il Covid-19. Perché mi sento rispondere dal CUP (centro unico prenotazione della Regione Piemonte) che la mia ASL non comunica le disponibilità e quindi non è possibile nessuna prenotazione, nemmeno a lungo termine.

Certo, gli ospedali devono essere in massima allerta, il personale o buona parte di esso lavora in condizioni quasi eroiche e la situazione Covid sembra peggiorare di giorno in giorno. Ma perché non si riesce a continuare a salvare quante più vite si può non interrompendo servizi preziosi per chi ha patologie cardiache oppure oncologiche. La prevenzione sembra un argomento dedicato esclusivamente al Covid.

Certo, è essenziale affrontare questa pandemia prima che diventi una vera ecatombe. Manca il personale? Perché allora non si investe in una seria formazione, perché non si assumono nuovi infermieri, medici, operatori sanitari. Questo a mio avviso è l’investimento che si doveva e si deve fare... non il bonus bicicletta. Se non si potenzia il comparto sanitario ci resterà ben poco tempo per andare in bicicletta.

Oggi piangiamo i morti di Covid ma interrompendo la prevenzione, gli esami diagnostici, piangeremo domani migliaia di morti per cancro, per infarto e malattie cardiache. Io non voglio sentirmi condannato all’incertezza della mia malattia solo perché qualche politico ha ritenuto che era più importante spendere il denaro pubblico in altre attività meno utili, alla fine, per tutta la nostra società.

Costringono quelli che devono effettuare esami diagnostici a rivolgersi al privato. Piccolo esempio: prenotazione colonscopia in ente pubblico = impossibile prenotare; stesso esame in privato: tempo attesa 15/20 giorni, costo 400 euro circa.

Bene, allora al posto del buono monopattino, cari politici: dateci il bonus esami diagnostici!

Grazie,

Bruno Martina

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