Senza folla, senza processione, obbligo di mascherine e distanziamento sociale. Il Coronavirus ha cambiato così la festa della Madonna dei Fiori di Bra nel 2020. Quello che non ha cambiato è la prodigiosa fioritura del pruno selvatico che ogni anno si ripete e riempie i cuori.
La Madonna dei Fiori per i braidesi è una persona di famiglia. E questa volta non si è fatta pregare troppo. I primi fiori sono sbocciati nel giardino del Santuario già in ottobre, mese del Rosario, come segno di speranza e di risposta alle invocazioni dei fedeli.
A questo evento straordinario è legata la solenne celebrazione in calendario martedì 29 dicembre, che ricorda i fatti miracolosi avvenuti dopo l’apparizione di Maria Santissima nel 1336 ad una giovane prossima al parto, Egidia Mathis: due masnadieri messi in fuga da una folgorante luce e pruno fiorito in pieno inverno.
A distanza di quasi sette secoli, la tradizione rimane la stessa, con i fiori a far da corona alla statua della Vergine dei Fiori patrona di Bra. Spuntano bianchi sia di giorno che di notte dal profondo di una terra feconda e generosa, come se della città fossero il segreto cuore pulsante, che batte ad ogni ora e in ogni tempo al richiamo dello spirito.
Oggi, come allora, c’è ancora chi cerca di trovare una spiegazione scientifica e razionale al curioso fenomeno. Nell’attesa, non rimane che godersi questo piccolo spettacolo della natura, offerto dalla Divina Grazia.