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Politica | 25 settembre 2020, 14:44

Toti si aggiudica il primo round nel derby del Nord Ovest con Cirio

Il governatore della Liguria, forte del successo ottenuto alle regionali, bacchetta Salvini e si colloca in pole per aggiudicarsi l’eredità liberal di Forza Italia. Il suo collega piemontese, ancora incerto sul da farsi, continua a temporeggiare

Toti si aggiudica il primo round nel derby del Nord Ovest con Cirio

La vittoria in Liguria di “Cambiamo!”, il movimento del presidente della Regione Giovanni Toti, riconfermato a pieni voti, determina il progressivo consolidamento di un altro soggetto politico che intende collocarsi nell’area liberale del centrodestra. “Cambiamo! ha dimostrato alla prova dei fatti – si legge sul sito del movimento - di essere pronta a prendere parte ad un progetto di federazione o ad un percorso di rifondazione di una nuova forza liberale, portatrice di una cultura di governo chiaramente collocata nel centrodestra”.

Un percorso che va inevitabilmente ad incrociare quello di Forza Italia e di quei soggetti, da “Azione” di Carlo Calenda ad Italia Viva di Matteo Renzi, i quali vorrebbero tutti potersi spartire quel che resta del partito del Cavaliere ormai in disarmo.

Il risultato di Toti in Liguria, regione che confina col Piemonte con cui ha in comune gran parte delle infrastrutture, pone il quesito su quella che sarà la futura collocazione politica di Alberto Cirio. Da mesi si vocifera di un suo passaggio in Fratelli d’Italia, ma il presidente forzista preferisce ancora prendere tempo. Toti, all’indomani della vittoria, ha alzato (garbatamente) la voce nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini, chiedendogli di abbandonare la logica della bottega se intende proporsi come leader della coalizione. Un atto che gli permette di assumere nel Nord Ovest quel ruolo di leadership nel centrodestra che Cirio fino a questo momento non ha saputo (o potuto) esercitare.

Cambiamo! – si legge ancora sul sito all’indomani del risultato elettorale – è un movimento che sta crescendo sul territorio, dove la politica è confronto e dialogo costante con i cittadini e, soprattutto, capacità di dare risposte e soluzione ai problemi”.

La giunta regionale piemontese a oltre un anno dal voto ancora arranca. Complice l’emergenza sanitaria, ma ancor più un quadro politico che vede la Lega, in schiacciante maggioranza a Palazzo Lascaris, più attenta a rivendicare poltrone che a concorrere a quell’ “altra velocità” che Cirio aveva promesso in campagna elettorale.

Il primo round del derby che vede protagonisti i due presidenti, amici ma competitor, se lo aggiudica Toti. Cirio ha scelto di temporeggiare. Ma, come ammoniva il sagace Roberto Gervaso, “la fretta sarà pure una cattiva consigliera, ma l’indugio è un pessimo impresario”.

GpT

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