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Scuola e corsi | 21 settembre 2020, 11:18

Corsa alle nomine dei supplenti per le cattedre vacanti in Granda, ne mancano meno di mille

Entro giovedì dovrebbero completarsi le operazioni al vaglio dei funzionari dell'Ufficio Territoriale Scolastico (Uts) in corso al Vallauri di Fossano. A rallentare le operazioni l'"auto dichiarazione" degli errori nei punteggi dei candidati

Corsa alle nomine dei supplenti per le cattedre vacanti in Granda, ne mancano meno di mille

Nelle previsioni più ottimistiche si stimava una chiusura delle nomine per le supplenze nelle scuole della Granda entro la fine della settimana appena conclusa.     

Probabilmente, però, il “tour de force” per assegnare le cattedre vacanti in provincia di Cuneo proseguirà fino a giovedì 24 settembre.

Ha ripreso questa mattina, lunedì 21 settembre, la corsa ad assegnare le docenze ancora scoperte rivolte ai docenti rientranti nella graduatoria  provinciale per le supplenze (Gps).

Sono state circa 16mila le domande per rientrare in questa “lista” sul territorio provinciale. Diverse le richieste multiple. In media ogni docente ha fatto domanda per 3-4 classi di concorso. In totale i candidati sono stati circa 6mila.

Le operazioni di assegnazione di 2.800 supplenze su 88 istituzioni scolastiche del territorio sono al vaglio dei funzionari dell’Ufficio Territoriale Scolastico (Uts) con la partecipazione delle parti sociali.
 
Le operazioni stanno avvenendo in via telematica per ciascun candidato con due classi “virtuali” allestite all’Itis “Vallauri” di Fossano. In una sono esaminate le domande per primaria e infanzia, nell’altra la secondaria di primo e secondo grado.

La maggior parte dei posti riguardano la scuola secondaria di secondo grado con circa mille tra cattedre “vacanti” e orari parziali da coprire (che vanno dalle 8 alle 24 ore settimanali).  

A seguire per numero di posti vacanti c’è la scuola primaria (con più di 500 posti per il sostegno, 520 per la primaria comune e 43 per l’inglese), la secondaria di primo grado (con 730 posti circa) e infanzia (114 al sostegno e 82 all’infanzia comune).

I numeri sono superiori allo scorso anno scolastico in cui i posti coperti da supplenze erano stati poco più di 2mila.

Secondo i primi dati forniti dai sindacati della scuola sarebbero circa 430 i posti ancora da assegnare su secondaria di primo e secondo grado. Mentre per primaria e  infanzia sono circa 300. Per un totale di 730 posti circa ancora da assegnare e quasi 2mila già assegnati.

Nei giorni scorsi la provveditore Maria Teresa Furci aveva espresso il ringraziamento a chi si sta prodigando e in tempi stretti per garantire la continuità didattica: “Auguro a tutti i docenti individuati sui posti di supplenza di svolgere il proprio lavoro con grande motivazione e passione verso la propria disciplina e di saper trasmettere ai propri alunni l’amore per la conoscenza e la curiosità per l’apprendimento. Siano per i propri alunni veri modelli da seguire, dimostrino con il loro esempio la bellezza del vivere civile nel rispetto delle regole, la gioia della condivisione, l’umiltà dell’accoglienza.”

Disattese le previsioni di cominciare la seconda settimana di scuola con tutte le classi già assegnate. Alcuni "intoppi" sono dovuti al caos sui punteggi. Dovute a errori nel nuovo algoritmo di calcolo dei punteggi, ma anche - secondo i sindacati - ad errori formali.

Inoltre è cambiata anche la modalità di fare ricorso: non c’è - come gli altri anni - la possibilità di fare un ricorso patteggiato con l’amministrazione scolastica. Per fare ricorso ci si dovrebbe rivolgere direttamente al tribunale amministrativo regionale.

Per questo motivo le parti sociali in fase di "meeting" con i sindacati hanno fatta espressa richiesta di "auto dichiarazione" dell'errore di calcolo nel punteggio.

"L'auto 'denuncia' è un'operazione importantissima in questa fase, sono già diversi i casi in cui è avvenuto da quando sono cominciate le operazioni - ha spiegato a Targatocn.it Doriano Ficara della Flc Cgil Cuneo - Questo ovviamente ha rallentato le previsioni dei tempi sulle nomine, ma permette di evitare che delle classi si trovino poi scoperte e il docente con il contratto rescisso. In quel caso potrebbe volerci un mese per avere nuovamente un nome. Non possiamo permettercelo."

Daniele Caponnetto

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