Bra - 02 settembre 2020, 11:00

Tradizioni che non muoiono mai a Bra: la conserva di pomodori fatta in casa

Da strada Orti e Pollenzo, fino ai Biola, passando per le cascine di Bandito e della Riva, sono tante le famiglie impegnate ad imbottigliare il sapore dell’estate

Foto di Maria Mesiano

Basta spiaggia, aperitivi e serie tv.

Da strada Orti e Pollenzo, fino ai Biola, passando per le cascine di Bandito e la Riva, è il momento per fare conserve e marmellate. Volete mettere la soddisfazione di preparare da soli gustose produzioni?

Il bello è che possiamo infilare in un barattolo tutti i sapori dell’estate e portarli a tavola per tutto l’anno, come ci insegna Maria Mesiano, attraverso la sua foto.

Ma se pensate che gli ingredienti crescano direttamente al reparto ortofrutta del supermercato, vi state sbagliando di grosso.

Coltivare l’orto fa bene al corpo e alla mente. Raccogliere frutta e verdura ci riporta come per magia indietro negli anni e lontano nello spazio, facendoci tornare immediatamente bambini. Il risultato è sorprendente, soprattutto sull’umore!

Così, eccoci pronti a fermare il tempo con la conserva di pomodori: bottiglie di salsa, pomodori pelati, concentrati, squadre di famiglie impiegate a lavorare come formichine in quello che diventa un momento gioviale ed aggregativo. Tutti al lavoro in un unico sforzo e compiti ben precisi: chi lava i pomodori, chi usa la macchinetta per passare il pomodoro, che una volta era a manovella, chi chiude i barattoli...

I nonni ricordano l’attesa dei più piccoli per questo evento che durava intere giornate, in compagnia di zii e cugini. Perché anche i bambini contribuiscono con lavori semplici, come inserire le foglie di basilico e gli spicchi di san Marzano nelle bottiglie, prima di aggiungere la passata di pomodoro crudo.

Questo per loro è il momento più divertente: sono autorizzati a sporcarsi! Pieni di schizzi rossi e con le dita raggrinzite fanno a gara a chi svuota per primo le cassette di bottiglie. Dopo, sono liberi di giocare, perché i grandi sono troppo impegnati per essere severi, a meno che non si avvicinino troppo al punto in cui bolle il grosso pentolone, che ricorda tanto quello delle streghe.

È un lavoro in cui bisogna solo avere un po’ di pazienza, ma ne vale assolutamente la pena. Pensate a quei giorni in cui non avete nulla di pronto in casa. Se non altro potrete gustare un ottimo piatto di pasta da accompagnare ad un buon vino rosso. E anche il più gelido degli inverni sembrerà più caldo.

Silvia Gullino