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Agricoltura | 09 giugno 2020, 11:30

La Fondazione Agrion di Manta ha inaugurato un campo sperimentale sul nocciolo a Carpeneto, in provincia di Alessandria (FOTO)

L’impianto, che si trova in località Tenuta Cannona 518, si estende su uno spazio di oltre 2 ettari: tra quelli più grandi d’Italia. Il progetto è nato dopo un attento e approfondito confronto con la filiera produttiva e vivaistica del Piemonte. Con quali obiettivi? Favorire il miglioramento della qualità e della produzione corilicola regionale fornendo alle aziende strumenti innovativi per ottimizzare le coltivazioni a costi di gestione contenuti

Le autorità all'inaugurazione del campo sperimentale sul nocciolo della Fondazione Agrion

Le autorità all'inaugurazione del campo sperimentale sul nocciolo della Fondazione Agrion

A oggi, in Piemonte, il nocciolo rappresenta, esclusa la vite, la prima specie arborea da frutto per superficie impiegata. Sul territorio regionale, infatti, negli ultimi venti anni si è assistito a un aumento delle aree corilicole del 190% e il settore continua a crescere: dai dati Istat se nel 2001 gli ettari coltivati erano 8.000 con 3.500 aziende, nel 2019 si è passati a 23.122 ettari e 9.119 aziende. Con un aumento anche del biologico pari a 1.153,34 ettari. Inoltre, la produzione piemontese si caratterizza nel mondo per un elevato standard qualitativo.

In quest’ottica e per favorire ulteriormente l’incremento del comparto, la Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese (Agrion), con sede a Manta, nel Saluzzese, ha inaugurato a Carpeneto, in provincia di Alessandria, un nuovo campo sperimentale sul nocciolo.

Ad accogliere autorità e intervenuti, tra i quali l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, il neo presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, e il sindaco di Carpeneto, Gerardo Pisaturo, oltre ai dipendenti della struttura alessandrina, il presidente e il coordinatore tecnico-scientifico di Agrion, Giacomo Ballari e Lorenzo Berra.

Il campo, che si trova in località Tenuta Cannona 518, si estende su uno spazio di oltre 2 ettari: tra gli sperimentali più grandi d’Italia. Il progetto è nato dopo un attento e approfondito confronto con la filiera produttiva e vivaistica del Piemonte. Con quali obiettivi? Favorire il miglioramento della qualità e della produzione corilicola regionale fornendo alle aziende strumenti innovativi per ottimizzare le coltivazioni a costi di gestione contenuti.  

IL NUOVO IMPIANTO

Il nuovo campo sperimentale - realizzato grazie al sostegno di Regione,  Unioncamere Piemonte e dei principali vivaisti del territorio - rappresenta una sfida importante per la Fondazione Agrion.

Si tratta, in particolare, di un terreno pilota per la valutazione di sesti di impianto differenti (collocamento geometrico delle piante con le relative inter-distanze: 5x5 metri; 6x3 metri; 6x6 metri) e la loro sistemazione regolare e a quinconce (nell’antica Roma il simbolo attraverso il quale veniva rappresentata la frazione di 5/12, simile alla figura del cinque sulla faccia di un dado o su una carta da gioco).

Definire, infatti, le potenzialità produttive dei diversi tipi di impianto della Tonda Gentile Trilobata nelle zone di nuova espansione della nocciola, contraddistinte da fertilità ed esigenze di meccanizzazione particolari rispetto a quelle tradizionali di coltivazione, rappresenta un elemento chiave nella progettazione dei nuovi corileti. Per due motivi.

Il primo. Il settore piemontese e italiano deve affrontare l’incremento significativo delle superfici coltivate a nocciolo a livello mondiale, concentrate soprattutto su spazi contraddistinti da costi inferiori di produzione. Di conseguenza occorre immettere sul mercato una Nocciola Piemonte di eccellenza e capace di distinguersi per la sua qualità, mantenendo così quel primato che da sempre la caratterizza.

La seconda ragione. L’aumento significativo della corilicoltura a livello locale richiede una gestione agronomica attenta, basata su tecniche rispettose dell’ambiente in grado di garantire la salvaguardia dell’intero agro-ecosistema e la salubrità degli insediamenti accanto alle zone produttive.    

HANNO DETTO ALL’INAUGURAZIONE

L’assessore regionale all’Agricoltura, MARCO PROTOPAPA: “Abbiamo voluto scommettere sulla realtà di Tenuta Cannona per poter portare avanti una sperimentazione che è molto richiesta dalle aziende. Infatti, testare un percorso produttivo è sempre più utile per avere un’elevata qualità di nocciola e offrire sul mercato la sua certificazione. La nostra volontà è quella di migliorare anche su altre colture importanti del Piemonte, tra le quali c’è il mandorlo. Su questi aspetti, Tenuta Cannona diventa un fiore all’occhiello ed è una scommessa su cui la Regione intende sicuramente puntare”.  

Il presidente di Unioncamere Piemonte, GIAN PAOLO COSCIA: “Conosciamo bene l’importanza della corilicoltura in Piemonte e il fatto di avere un campo sperimentale così grande in provincia di Alessandria la rende ancora più interessante. Si tratta di un’opportunità per l’intero sistema agricolo, ma soprattutto per gli imprenditori del settore. Negli ultimi anni la coltivazione del nocciolo ha avuto una straordinaria diffusione: sono ben 9 mila gli agricoltori che se ne occupano. Quindi il progetto della Fondazione Agrion è un’ottima iniziativa”.  

Il sindaco di Carpeneto, GERARDO PISATURO: “Il centro va a completare il percorso di Agrion a Tenuta Cannona, aggiungendosi a quello vitivinicolo. La sperimentazione sul nocciolo apre un nuovo orizzonte per quanto riguarda un’importante coltura sul territorio alessandrino e non solo, anche come integrazione al reddito per le nostre aziende che, negli ultimi tempi, hanno sofferto, dal punto di vista economico. Con questo progetto ci auguriamo di poterle aiutare a lanciarsi nella nuova avventura”.  

Il presidente di Agrion, GIACOMO BALLARI: “Sono molto soddisfatto di questo nuovo progetto. La realizzazione di un campo sperimentale a Carpeneto è parso fin da subito opportuno e indispensabile. Un impianto che non sostituisce quello già esistente al centro operativo corilicolo di Cravanzana, in provincia di Cuneo, ma che va a integrarsi con lo stesso permettendoci di sviluppare nuove prove. Avendo a disposizione spazi diversi, ma attrezzati fin da subito per ospitare una serie di sperimentazioni su larga scala. Un’essenziale finestra di espansione dell’attività di Agrion sul nocciolo e sulla frutta a guscio in generale”.

Il lavoro da concretizzare in prospettiva futura? “Ci proponiamo di rafforzare la ricerca applicata nel settore corilicolo sui temi della gestione agronomica, dell’innovazione varietale e della protezione ecosostenibile dalle avversità, operando sempre di più come importante trait d’union tra gli Enti di ricerca e il territorio. Lo scenario futuro che si prospetta per il campo sperimentale di Tenuta Cannona è quello di introdurre moderne strumentazioni mirate a eseguire interventi agronomici, tenendo conto delle effettive esigenze colturali e pedoclimatiche. Per questo motivo verranno prese in considerazione le necessarie tecnologie e innovazioni per il nuovo impianto. Ringraziamo la Regione, Unioncamere e tutti i vivaisti che ci hanno sostenuto in questo importante percorso per l’agricoltura piemontese”.          

Sergio Peirone

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