Alba - 24 marzo 2020, 14:01

L'adunata degli Alpini slitta a ottobre? Antonio Franza: "Indicazione di massima, quest'anno potrebbe anche saltare. Attendiamo l'evolversi dell'emergenza sanitaria"

Il cuneese, membro del consiglio direttivo nazionale dell'ANA, sottolinea la "decisione drastica" di far muovere 400 mila persone verso un'unica zona; il presidente provinciale Leone: "D'accordo con lo slittamento; noi alpini siamo bravi a far festa, ma anche a impegnarci davanti al dolore"

Foto dall'adunata degli alpini di Treviso (2017)

"Abbiamo votato lo slittamento dell'Adunata Nazionale nella giornata di venerdì (20 marzo) durante la videoconferenza del Consiglio Direttivo Nazionale. Quella della seconda metà di ottobre, però, non è una data ufficiale quanto piuttosto un'indicazione di massima: l'Adunata potrebbe anche saltare del tutto, quest'anno".

A parlare è Antonio Franza, alpino cuneese e membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell'ANA che qualche giorno fa ha deciso di far slittare il 93° appuntamento annuale delle penne nere dalla data ufficiale del 7,8, 9 e 10 maggio a un indicativo "seconda metà di ottobre".

In effetti, però, i vertici dell'associazione sono in attesa di conoscere l'evolversi della situazione sanitaria - legata ovviamente al Covid-19 - nel nostro paese e sono in costante rapporto con le autorità territoriali della zona che avrebbe dovuto ospitare l'adunata (Rimini-San Marino). Le cose, insomma, potrebbero cambiare ancora.

"A fine maggio prenderemo una decisione più definitiva - prosegue Franza - . Si tratta di una decisione drastica, stiamo parlando di far muovere dalle 400 alle 500 mila persone verso un'unica zona, cosa ovviamente impossibile da pensare adesso. Ma ci sono e ci saranno anche ulteriori problemi di tipo economico, famigliare e lavorativo. Per quanto ne sappiamo ora, quindi, si potrebbe anche fare direttamente nel 2021".

Pienamente d'accordo con la decisione del consiglio anche Mario Leone, presidente della sezione provinciale di Cuneo: "Tutte le nostre manifestazioni, a ogni livello, sono sospese e gli uffici nella nostra sede sono chiusi. Abbiamo sospeso anche le elezioni per il rinnovo del consiglio e del presidente: è tutto rimandato a tempi migliori. Il tempo, in questa emergenza, non può essere un discrimine".

"Noi alpini siamo bravissimi a far festa, lo sanno tutti - prosegue Leone - ma siamo anche capaci di impegnarci davanti al dolore. Ci siamo messi a disposizione sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, e l'aiuto nelle operazioni comunali di spesa a domicilio e la donazione all'ospedale Carle di Cuneo ne sono un esempio: siamo intenzionati a realizzarne anche una ulteriore per l'ospedale di Verduno. Ma siamo vittime anche noi del virus quanto il resto della popolazione, e in questi giorni abbiamo sepolture a cui non possiamo, giustamente, partecipare. E amici, quindi, a cui renderemo omaggio a tempo debito - conclude Leone - . Auguro a tutti, di cuore, di superare questo momento così difficile".

simone giraudi