Alba - 20 marzo 2020, 12:02

La posta del cuore (d'autore) al tempo della quarantena: "Raccontateci le vostre storie d'amore, diventeranno racconti illustrati"

A parlare è Iacopo Barison, scrittore fossanese, che insieme alla fumettista Alice Socal ha lanciato la pagina Instagram @parlaconloves: "Un vero progetto letterario; condividere le proprie esperienze è più importante che mai, in questi giorni"

Illustrazione di ...

Alzi la mano chi ricorda - e ha letto, magari anche vergognandosi di confessarlo - le tante e diverse "poste del cuore" che popolavano i magazine e i giornaletti adolescenziali fino a qualche anno fa. Ai tempi del Coronavirus, nell'età del social network, una coppia di autori - scrittore e fumettista - ha deciso di riproporla e ampliarla nello scopo e nell'obiettivo tramite Instagram.

Il progetto si chiama LOVEs, le due menti che ci stanno dietro Iacopo Barison (fossanese, classe 1988, ha pubblicato il primo romanzo "Ventotto grammi dopo" (tratto dai racconti del suo blog personale) nel 2010, "Stalin+Bianca" nel 2014 e "Le stelle cadranno tutte insieme" nel 2018) e Alice Socal (veneta, 34anni, ha terminato gli studi ad Amburgo e vive a Berlino. Ha pubblicato il primo fumetto, "Luke", nel 2011, e il secondo, "Sandro", nel 2015. La sua ultima fatica a fumetti, "Cry me a river", è invece del 2017).

E' proprio Iacopo a raccontarci di LOVEs: "E' un progetto nasce per dare spazio alle storie d'amore e all'amore vero e proprio in tutte le sue forme; una pagina che si alimenta grazie ai messaggi inviati dagli utenti: si può scrivere la propria storia, inviare un'immagine o un frammento in direct sulla pagina @parlaconloves oppure via mail a parlaconloves@gmail.com. Le più belle diventeranno un racconto illustrato di massimo 300 parole".

Una sorta di "posta del cuore d'autore - continua Iacopo - , con la differenza che voi ci inviate le vostre storie e noi, anziché rispondere con un consiglio, risponderemo  con un racconto illustrato".

LOVEs, nelle intenzioni di Iacopo e Alice, non avrebbe dovuto vedere la luce prima dei prossimi due mesi. Ma l'attuale situazione di emergenza sanitaria - e costrizione casalinga - li ha spinti ad accelerare di molto i tempi: "Ci sembrava carino dare alle persone la possibilità di condividere le proprie esperienze, in questo periodo di difficoltà".

"Mai come adesso le persone hanno bisogno di raccontarsi - conclude Iacopo - . Cerchiamo storie di tutti i tipi , sia a lieto fine che non. Autobiografiche, oppure successe ad amici o parenti. Storie d'amore con qualcun altro, d'amore verso se stessi, verso la famiglia o un'attività specifica o un oggetto o un animale domestico".

Raccontare e raccontarsi può davvero servire a far scivolare più velocemente questi strani giorni sospesi e spaventosamente tendenti all'infinito. Lasciarlo fare a chi ne è davvero capace, poi, potrebbe rendere tutto ancora più indimenticabile.

Il logo del progetto

simone giraudi