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Regione | 09 marzo 2020, 20:13

Coronavirus, salgono a 13 i positivi in Granda. In 6 arrivano dall'Albese

Continua l’analisi dei contatti avuti dai casi positivi e le persone a rischio saranno invitate all’isolamento domiciliare fiduciario con esecuzione di test per la ricerca del coronavirus se previsto dai protocolli internazionali e nazionali. Altri test eseguiti sono risultati negativi

Foto generica

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E' stato reso pubblico nella serata di oggi (lunedì 9 marzo) dalla Regione Piemonte il nuovo bollettino delle persone risultate positive al “Coronavirus covid19”, arrivate al momento a 380; quelle negative al test sono 1.238, gli esami in corso 238.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 101 a Torino, 58 ad Asti, 63 ad Alessandria, 20 a Biella, 13 a Cuneo, 19 a Novara, 12 a Vercelli  e 11 nel Vco.

I casi positivi provenienti da fuori regione sono 16, mentre 67 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. In rianimazione sono ricoverate 61 persone; in altri reparti 120 e in isolamento domiciliare 186. I decessi sono 13.

 

 

DUE NUOVI CASI DALL'ALBESE

Intanto l’Asl Cn 2 di Alba e Bra ha fatto sapere che sono salite a 6 – rispetto alle 4 di ieri – le persone risultate positive nel territorio d'appartenenza, dell'azienda sanitaria, che parla comunque di "situazione sotto controllo". 

Di queste, 4 sono soggetti tenuti in isolamento domiciliare fiduciario presso la loro abitazione (è il caso del governatore regionale Alberto Cirio), seguiti dai servizi sanitari dell’Asl Cn2, e sono in buone condizioni. Due, invece, le persone ricoverate in via precauzionale presso il reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Carle di Cuneo: pazienti le cui condizioni cliniche sono descritte come "stabili".

Continua intanto l’analisi dei contatti avuti dai casi positivi da parte delle autorità sanitarie, che inviteranno le persone a rischio a seguire percorsi di isolamento domiciliare fiduciario con esecuzione di test per la ricerca del Coronavirus, se previsto dai protocolli internazionali e nazionali.

Altri test eseguiti – si spiega ancora dall'Asl Cn2 – sono risultati negativi.

IL PIANO DELLE ASSUNZIONI PER L’EMERGENZA

Da oggi è attivo presso l’Unità di crisi un Ufficio acquisizione risorse umane, con il compito di raccogliere le esigenze di nuovo personale da parte delle aziende sanitarie regionali (Asr) e coordinarne le assunzioni, che verranno fatte dalle aziende stesse.

L’Ufficio ha provveduto ad acquisire le graduatorie concorsuali già disponibili presso le Asr di operatori socio-sanitari, infermieri e medici nelle discipline necessarie alla gestione dell’emergenza (malattie infettive, pneumologia, rianimazione, medicina d’urgenza, medicina generale).

Nel frattempo, le aziende sanitarie stanno definendo il loro fabbisogno alla luce del piano di potenziamento dei posti letto disposto dall’Unità di crisi, sulla base delle disposizioni ministeriali. Incrociando i dati, si potrà dare il via alle assunzioni da fare, che potranno avvenire con diverse forme contrattuali: contratti a tempo determinato di 6 mesi o per la durata dell’emergenza per il personale in graduatoria; contratti di prestazione d’opera per gli specializzandi delle Scuole di Medicina o persone in pensione; utilizzo di lavoro interinale o cooperative.

Nel caso le aziende non avessero graduatorie a cui attingere, l’Ufficio acquisizione indirizzerà loro verso le graduatorie di qualche altra Asr.

comunicato stampa

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