Multe da 2.500 a 15mila euro. Sono quelle che promette il Comune di Alba a quanti, privi di regolari permessi, pensassero di approfittare dell’imminente ricorrenza della "Festa della Donna" di domenica 8 marzo per tentare la vendita di mimose o altri fiori in luoghi non autorizzati del proprio territorio.
"In quella giornata come in quelle precedenti abbiamo istruito con la Polizia Municipale l’organizzazione di specifici controlli volti a reprimere il deprecabile fenomeno della vendita irregolare di fiori e contro ogni forna di abusivismo commerciale – spiega Marco Marcarino, assessore al Commercio, Sicurezza, Municipale e Ambiente -. Si tratta di misure peraltro chieste a gran voce e da tempo da parti degli operatori del settore e sollecitate anche dall’Associazione Commercianti Albesi, che giustamente si batte contro la concorrenza sleale che chi paga regolarmente le tasse sottostando alle regole del commercio si trova a dover fronteggiare con l’arrivo sul territorio di soggetti non abilitati al commercio e sconosciuti al fisco".
Pesanti le sanzioni amministrative previste. Misure che – ricorda l’assessore – sono contemplate dall’articolo 29 del decreto legislativo 114/1998 nei confronti di "chiunque eserciti il commercio sulle aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione o fuori dal territorio previsto dalla autorizzazione stessa, nonché senza l'autorizzazione o il permesso (…)".
Oltre a multe salatissime, gli abusivi dei fiori rischiano anche la confisca delle attrezzature e della merce. Potenziali abusivi, siete avvisati.
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