Economia - 20 febbraio 2020, 17:30

Nel Cuneese i Comuni pagano i fornitori entro 30 giorni, rispettando i limiti dettati dalla Comunità europea

I dati emergono dall’ultima analisi realizzata dall’Osservatorio per le piccole e medie imprese di Confartigianato Imprese. Non lo stesso accade però in Piemonte, dove la media regionale con cui i Comuni pagano le fatture è di 39 giorni

Immagine di repertorio

Nel primo semestre del 2019, in provincia di Cuneo i Comuni hanno pagato fatture per 136milioni e 231mila euro, saldate nell’arco di 30 giorni.

Con questo dato, diffuso oggi da Confartigianato, la Granda si piazza al terzo posto della classifica regionale, in termini di rapidità dell’evasione dei pagamenti.

Nel Piemonte, il Cuneese viene dopo le province di Novara (70milioni circa pagati in 25 giorni), Vercelli (44milioni pagati in 27 giorni). Seguono invece Verbano (50milioni pagati in 35giorni), Biellese (35milioni circa pagati in 40 giorni), Torinese (483milioni circa pagati in 43 giorni), Asti (39.387 milioni pagati in 46 giorni), Alessandria  (79milioni pagati in 52 giorni).

A livello nazionale, le province più virtuose sono la Bolzano (Provincia autonoma) con 20 giorni, Sondrio 24 giorni e Sassari 24 giorni.

Dal dato sui tempi di pagamento si evince come nella Granda venga rispettato in media il termine di 30 giorni stabilito per tutti i settori della Pubblica Amministrazione e imposto dalla Direttiva della Comunità europea.

Non lo stesso accade però in Piemonte, dove la media regionale con cui i Comuni pagano le fatture è di 39 giorni.

Analizzando la velocità di pagamento dei Comuni del Piemonte: il 47,2% pagano entro i 30 giorni, il 42,4% entro i 60 giorni, 8,3% arrivano a 90 giorni e 1,9% tocca i 180 giorni e lo 0,2% va oltre i 180 giorni.

Dall’analisi emerge infatti come paghino entro il limite di legge, mediamente, solo la Valle d’Aosta (29 giorni), Friuli-Venezia Giulia (30 giorni), Sardegna (30 giorni) e Veneto (28 giorni).

All’opposto i maggiori ritardi nei pagamenti si osservano per Calabria (56 giorni), Umbria (48 giorni), Molise (57 giorni), Marche (41 giorni), Sicilia (45 giorni) e Campania (50 giorni).

I dati sono il frutto dell’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni nel primo semestre 2019”, realizzata dall’Osservatorio per le piccole e medie imprese di Confartigianato Imprese, basandosi sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per il peso dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici di beni e servizi – spiegano da Confartigianato Imprese – nel 2018 l’Italia detiene il record negativo in Europa, con una quota pari al 3% del prodotto interno lordo, il doppio rispetto all’1,6% della media dei Paesi UE.

La corte di giustizia Ue condanna l’Italia per i ritardi degli enti pubblici nel saldare i propri debiti, a fronte della violazione della direttiva europea del 2011”.

La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato non rispetta ancora i termini della direttiva comunitaria – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – infatti sono ancora tanti gli imprenditori piemontesi che ricevono i pagamenti oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario.

Al di là del dato regionale che con 39 giorni di media, sfora di 9 giorni il termine massimo previsto per legge per i pagamenti – continua Felici – la nostra proposta è chiara: è sempre più necessaria la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa PA”.

In un momento di grave crisi, che sta decimando le nostre imprese – conclude Felici - è vitale che la Pubblica amministrazione paghi il dovuto entro i termini stabiliti per Legge. Le micro e PMI artigiane per poter andare avanti e sopravvivere non possono attendere oltre quel limite, anche perché a loro volta devono pagare i fornitori, gli stipendi ai dipendenti e le tasse allo Stato, rispettando rigorosamente le diverse tempistiche”.

redazione