Politica - 11 gennaio 2020, 14:44

A Torino si ritrovano i catto-dem, tra l'addio al "vecchio Pd" e l'asse giallo-rosso per le comunali 2021

Il monito del segretario regionale del Partito Democratico: "Una sinistra troppo frammentata, troppo complicata e troppo avvitata su se stessa non può convincere"

C'era tanto del mondo catto-dem piemontese e nazionale questa mattina all'Arsenale della Pace di Torino per l'incontro "Popolarismo Vs Populismo. Il Riformismo comunitario".

Seduti in prima fila - accanto al capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, al vicesegretario nazionale dem Andrea Orlando e all'ex segretario Maurizio Martina - anche i maggiori esponenti locali di questa corrente. Assieme al parlamentare Stefano Lepri e la sua "sodale" e vicesegretaria regionale del Pd Monica Canalis, l'ex sindaco di Torino Valentino Castellani con la moglie, il deputato torinese Davide Gariglio, i consiglieri regionali Domenico Ravetti e Maurizio Marello, il senatore cuneese Mino Taricco e l'ex deputato Giorgio Merlo. Presenti anche il segretario regionale dem Paolo Furia, il deputato Andrea Giorgis, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e l'esponente dei Moderati Antonio Boccuzzi.

A tenere banco l'annuncio - dalle pagine del quotidiano La Repubblica - del Segretario Nazionale Nicola Zingaretti di voler dire addio "al vecchio Pd" (nome compreso), di voler cambiare tutto e aprire a Sardine, società civile ed ecologisti.

"È da tempo - ha detto il vicesegretario Andrea Orlando, commentando la proposta - che sosteniamo come a fronte di una fase nuova sia necessario ragionare su come rifondare il partito e questo diventa ancora più urgente nel momento in cui nella società si manifestano movimenti che vanno interpretati e ai quali bisogna dare una risposta". Sull'apertura alle Sardine, Orlando ha risposto: "Sì all'apertura alla società. Noi siamo un partito che ho avuto un momento di forte crisi nel rapporto con la società che storicamente abbiamo rappresentato e con quella che ci si candida a rappresentare. Questa crisi è stata affrontata, abbiamo avuto alcune iniziali risposte ma bisogna andare oltre le risposte che siamo riusciti a realizzare fino a qui".

"Avvertiamo l'esigenza - aggiunge il segretario regionale del Pd Paolo Furia - di andare oltre i nostri confini classici per intercettare le tante energie che si sono mobilitate nel corso dell'ultimo anno in Italia. Una sinistra troppo frammentata, troppo complicata e troppo avvitata su se stessa non può convincere".

Nell'intervista Zingaretti fa anche un riflessione sull'attuale governo Pd-M5S, diviso su tantissimi temi. Nelle ultime settimane da più parti si è parlato di riproporre sotto la Mole lo schema dem-grillini, in vista delle comunali 2021. "L'alleanza con i 5 stelle - ha commentato Orlando - si può ripetere in tutte le realtà dove si manifestano le condizioni politiche e programmatiche". "Noi abbiamo, auspicato una ricognizione a 360° - ha spiegato - ma questo significa due cose: da un lato che siamo disponibili e quindi vogliamo discutere, ma anche che non non c'è nessun automatismo".

A intervenire su un asse giallorosso per Torino anche capogruppo alla Camera Graziano Delrio. "Noi abbiamo l'ambizione di essere una forza di centro-sinistra, che mantiene raccoglie tanti istanze. Quindi l'auspicio che io posso fare è quello che si cercano alleanze larghe come è stato fatto in Emilia Romagna", ha concluso.

Cinzia Gatti