Ha suscitato profondo cordoglio anche nel mondo vinicolo dell’Albese – e in particolare nell’affollata schiera di ex allievi dell’Istituto Umberto I – la scomparsa di Alberto Lazzarino, 56 anni, stimato enologo, spentosi martedì a causa di un male incurabile.
Originario di Santo Stefano Belbo, proprio sui banchi della Scuola Enologica Lazzarino si era formato prima di intraprendere una carriera che lo avrebbe visto impegnato alla Bersano di Nizza Monferrato e alla Cantina di Maranzana, prima di vederlo divenire direttore generale della Banfi di Strevi, provincia di Alessandria, ramo piemontese della storica casa vinicola toscana.
Un impegno, quello strettamente professionale, al quale aveva accompagnato gli incarichi ricoperti in diversi organismi di rappresentanza della categoria e del mondo enologico piemontese. Presidente regionale e componente del Consiglio nazionale di Assoenologi, Lazzarino siedeva infatti nei consigli di amministrazione di tre importanti consorzi di tutela del Sud Piemonte: quello del Brachetto, di cui era anche vicepresidente, quello dell’Asti Docg e quello dell’Alta Langa.
Numerosi e accorati i messaggi coi quali, già nella giornata di ieri, compagni e amici ne ricordavano commossi le qualità professionali attraverso i social.
Alberto Lazzarino lascia la moglie Enza. I funerali si terranno nel pomeriggio di oggi, giovedì 31 ottobre, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano Belbo. Le sue riposeranno poi nella tomba di famiglia, nel cimitero santostefanese.