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Eventi | 29 ottobre 2019, 09:17

Fermi da sette anni, i canalesi Fuh tornano dal vivo dopo il furto della strumentazione: "Hanno rubato 18 anni di ricordi"

Una della band più promettenti del panorama underground dei primi anni 2000. La loro ultima fatica è datata 2010, l'ultimo live 2012. Dopo che gli è stata rubata la strumentazione: "Abbiamo concentrato le energie per ricostruire il nostro sound, grazie all'aiuto di tanti amici. E ora prepariamo due spettacoli"

I canalesi Fuh

I canalesi Fuh

“Fuh, nasce, vive e probabilmente morirà a Canale. Canale, campagna, il nulla, Cuneo. Questo sono i Fuh.” 

Con questa frase viene descritta sulla pagina facebook la band composta da Nicolas Roncea (basso e voce principale), Andrea Pisano (chitarra, electronics, loops e voce), Edoardo Vogrig (chitarra, electronics e voce) e Federico Borelli (batteria). Un progetto che sa di provincia e che ha radici ancorate nella scena underground cuneese dei primi anni 2000.

Ma che nonostante il legame a questo territorio ha saputo muoversi su palchi ben più importanti, anche in apertura di artisti internazionali del calibro di Arctic Monkeys, The National, Nebula... oltre ad aver aperto diverse date dei Verdena durante il tour di “Requiem” (album del 2007, quarta fatica del trio bergamasco simbolo dell’alt-rock nostrano) o dei Marlene Kuntz e altri artisti di spicco della (ormai) vecchia scena indipendente italiana.

Le sonorità dei Fuh sono riconoscibili e  molto ricercate: pescano da Sonic Youth, Fugazi, Smashing Pumpkins ad Unwound, Don Caballero, At The Drive In e Mars Volta senza rinnegare la matrice punk californiana (i primi Green Day, Nofx, Lagwagon, No Use For a Name, Descendents).  

“Una band post-punk” – così si definiscono – “dal suono potente ma con una certa attenzione alla forma canzone e alla melodia” di cui però da diversi anni non si hanno notizie. 

L’ultima “fatica” della band canalese è datata 2010 con l’apprezzatissimo disco “Dancing Judas” accolto con grande interesse dalla critica e considerato da alcuni uno dei migliori album di genere di quell’anno in Italia. Poi diversi live fino al 30 aprile 2012 al circolo Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba (la loro seconda casa). L’ultimo live.

“Fu un concerto incredibile per noi” – ci dicono – “Sia a livello di partecipazione che di empatia con il pubblico. Non sapevamo che sarebbe stato l'ultimo prima di un silenzio così lungo e certo rimarrà nei nostri cuori per sempre.”

Nonostante questo i Fuh continuano ad esistere. Anche in progetti collaterali.

“Andrea ha il suo progetto di sperimentazione sonora chiamato Cop Killing Beat,” – spiega Nicolas – “Edo ha creato Tweeedo, un trio di musica elettronica dove suona anche Andrea e io con il mio progetto Roncea, mi sono dedicato al cantautorato, prima in inglese, ora in italiano. Il progetto Roncea the Money Tree con cui ho pubblicato un ep nel 2016, vede Edo al basso e Andrea alla chitarra.“

E i Fuh? “Nel frattempo non sono mai morti ma hanno lasciato spazio ad altre cose. Ci siamo sempre trovati in saletta per divertirci e sperimentare insieme.“

Arriviamo al 20 agosto di quest’anno. I Fuh interrompono il silenzio e sulla loro pagina facebook compare il post.

“Hanno rubato 10 strumenti, un amplificatore e 18 anni di ricordi di Fuh.” Post rimbalzato anche sulle pagine social dei conterranei Marlene.

“Non è la prima volta che subiamo un furto”
– ci raccontano – “Come abbiamo scritto e detto più volte, non è solo il valore economico a colpirci, ma ciò che rappresentavano per noi. Ognuno di questi strumenti avrebbe tanti aneddoti da raccontare!”

Un episodio spiacevole che però ha conferito alla band una nuova spinta: “Nella tristezza generale è venuta spontaneamente l'idea di trasformare un evento drammatico in qualcosa di bello. Abbiamo concentrato le energie per ricostruire il nostro sound, grazie all'aiuto di tanti amici. E ora prepariamo due spettacoli.”

Dopo 9 anni dall’uscita di Dancing Judas i Fuh torneranno live il 30 novembre al Cinema Vekkio di Corneliano esattamente 7 anni e mezzo dopo l’ultima data. E la settimana dopo il 6 dicembre, allo Spazio 211 di via Cigna a Torino.

Due date che potrebbero rappresentare l’inizio di un nuovo corso dei Fuh? “Spero che suoneremo insieme fin che ne avremo le forze e la possibilità” – continua Nicolas - ma al momento questi due live sono tutto quello che abbiamo in programma. Forse faremo un disco tra due anni, forse tra dieci, forse non lo faremo mai. Personalmente mi piace molto l'idea di tornare in studio con i Fuh."

Un' ipotesi che per il momento rimane tale, ma che resta una speranza per chi li ha apprezzati in un periodo che (musicalmente parlando) sembra lontanissimo. “La provincia, in quegli anni, pullulava di band pazzesche e l'interesse generale, la partecipazione nella musica live erano decisamente stimolanti. Si è creata spontaneamente una scena e nate delle bellissime amicizie. Il Cinema Vekkio, il Ratatoj, il Nuvolari, sono alcuni dei luoghi dove la creatività giovanile del momento ha trovato spazio."

"Ci manca avere tutto quel tempo da dedicare alla musica, la spensieratezza di chi ancora non è diventato adulto." -
spiegano i Fuh - Ma non facciamo troppo i nostalgici: anche oggi non è male, ma la vita non era ancora così ‘ingombrante’”.

Per chi volesse partecipare alle due date ecco gli estremi dei due eventi.

30 novembre: Fuh live @Cvk | Aftershow: Tealdi
6 dicembre: Fuh live @Spazio 211 | Opening Byenow

“Abbiamo pensato a questi concerti anche per cercare di ricomprare una minima parte della strumentazione. Speriamo che in tanti vogliano supportarci. Noi daremo il massimo.”

Daniele Caponnetto

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