Economia - 24 luglio 2019, 18:00

Juve, rivoluzione Sarri: tra acquisti, cessioni e il solito sogno…

Sta per cominciare, dal prossimo 25 agosto, una Serie A per certi versi storica per l’inaspettata coppia Sarri-Juventus.

I bianconeri si presentano ai nastri di partenza come i più forti, i più quotati per il titolo. A Sarri invece, all’incipit di questa nuova avventura, dopo l’anno di transizione al Chelsea, in cui ha vinto una Europa League, e il triennio splendido ma infruttuoso di Napoli, l’ardua responsabilità, su cui si esprimeranno come sempre i prosperi, di cambiare faccia alla squadra allenata, nello scorso anno e per un quinquennio da Max Allegri. Vittoriosa, sì, ma ad un certo punto bisognosa di un cambiamento che la stravolgesse dalle fondamenta. A Sarri, dunque, il compito di creare una nuova Juve, per molti versi inedita, all’insegna della filosofia del Sarrismo: meno gioco all’italiana, più possesso, più palla tra i piedi, poco o nullo catenaccio e propensione ad offendere, offendere sempre.

Sarri, su cui pesano tutti gli occhi del mondo e grandi responsabilità, per la prima volta si trova in mano una squadra che non ha nulla da condividere con un’altra. Se ai tempi di Napoli, prima, c’era la Juve, e al Chelsea davanti ha trovato Manchester City e Liverpool, quest’anno allenerà semplicemente la più forte, in Italia, e tra le più forti e complete in Europa. Immaginate un po’ quanto senta il peso di questa responsabilità, l’ex banchiere dedito al culto del calcio. La Juve, però, non cambia faccia ed anzi si rinforza: il mercato finora ha portato a parametro zero Ramsey e Rabiot, ha visto il ritorno di Buffon, l’acquisto di Luca Pellegrini e soprattutto il colpo de Ligt: i bianconeri si sono assicurati probabilmente, per qualità tecniche e carta di identità, il miglior difensore da qui a quindici anni. Aggiungendolo, si sa, ad una difesa già di per sé impenetrabile e rodata. A questi vanno aggiunti i già presenti Ronaldo, Dybala, Douglas Costa e via dicendo. L’imbarazzo di una scelta per un allenatore che ha a disposizione tre squadre per le rispettive competizioni. E gli obiettivi non cambiano: vincere, e vincere giocando bene, è l’unica cosa che conta. Dalla Serie A, sarebbe la nona, alla Champions League, il sogno che i tifosi bianconeri, quantomeno gli irriducibili, chiedono a Sarri, anche per accettare un allenatore fino all’altro ieri dall’altra parte della barricata.

Chi arriva e chi resta, ma poi c’è chi parte: la Juve cambia faccia, quantomeno a centrocampo. Secondo le ultime indiscrezioni sul mercato della Juventus, Blaise Matuidi potrebbe salutare, in vista di un centrocampo che con Ramsey e Rabiot si è già rinnovato molto. E la Juve proverà, fino all’8 agosto, a prendere Pogba, vero e proprio sogno della dirigenza bianconera. Con il francese potrebbe salutare anche Khedira: nel suo futuro Turchia o MLS. In avanti saluterà sicuramente Gonzalo Higuain, benamato dai tifosi, sorridente sempre ma di troppo a Torino: il Pipita verrà scaricato, fa strano per uno pagato, poche stagioni fa, 90 milioni di euro. Su di lui la Roma, la Juve intanto spinge. Almeno per prendere uno tra altri due sogni: Mauro Icardi, ormai ai titoli di coda con l’Inter, e Federico Chiesa. Il giocatore che più di tutti fa impazzire Sarri dai tempi di Napoli. Rivoluzione Juve, sarà, nel bene o nel male, un anno epocale.