Economia - 11 luglio 2019, 07:00

Sheva torna in Italia alla guida del Genoa

Analisi sul nuovo allenatore dei rossoblu liguri

Ci troviamo a Dvirkivščyna, un piccolo villaggio dell'Ucraina situato a circa 100 chilometri dalla capitale Kiev, quando, il 29 settembre del 1976 nasce in casa Ševčenko un bambino destinato a lasciare un'impronta più che importante all'interno del mondo del calcio mondiale, ma soprattutto in quello italiano.

Il bambino in questione, infatti, altri non è che il mitico Andrij Mykolajovyč Ševčenko, spesso scritto Shevchenko per una maggiore facilità di lettura e noto ai più semplicemente come “Sheva”, un attaccante dalle gambe forti, dalla mente brillante e dal tiro sempre pronto al goal.

Una carriera che comincia sin da quando era ancora un bambino. Infatti, il buon Sheva, già nel 1986, quindi a soli dieci anni, gioca già nelle giovanili della Dinamo Kiev oltre che nella nazionale dell'Ucraina per gli under 18 e gli under 21 coronando un sogno condiviso da molti sui connazionali e coetanei appassionati di calcio.

Fino al 1999 Sheva rimarrà dunque tra le file della squadra della capitale ucraina, ma un talento come questo è troppo difficile da trattenere in patria. Infatti, con molta probabilità anche grazie ai ben 25 milioni di dollari dell'epoca, il giovane attaccante ucraino arriva in Italia per indossare la magia rosso nera e schierarsi nella formazione del Milan.

Con il club milanese il bomber ucraino passerà circa sette anni nel “primo tempo”, vincendo anche il Pallone d'Oro nel 2004 e comparendo assieme ai colleghi Dida, Costacurta, Ambrosini, Gattuso e Maldini all'interno del film “Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo... me” del 2006 e diretto da Carlo Vanzina con protagonista Diego Abatantuono, prima di volare in Terra di Albione chiamato dal Chelsea.

Con il team britannico Sheva rimarrà solo un paio di anni per poi ritornare per un altro anno nel Milan con somma gioia sia dei membri del club rossonero che dei tanti tifosi. Ma, si sa, nel mondo di calcio si cambia sempre, ma il giovane ucraino opterà per un altro anno nel Chelsea ed infine chiudere la sua carriera da giocatore da dove è iniziata. Ovvero, di nuovo, con la Dinamo Kiev, si vede che si era molto affezionato!

Il passo successivo? In panchina stavolta ad allenare la sua nazionale dove, assieme alla già citato Dinamo Kiev, ha indossato per la prima volta divisa e tacchetti. Ma, come è ben noto, il richiamo dell'Italia c'è sempre ed oggi, dopo anni di assenza dallo Stivale, Sheva è tornato come allenatore del Genoa per rimpiazzare il dimissionario Davide Ballardini (già più volte presente sulla panchina dei Grifoni).

Di recente l'ex allenatore del Genoa si è dunque lasciato andare ad alcune dichiarazioni piuttosto stizzite affermando che “ci sono giocatori che non sono in grado ora di portare la maglia del Genoa” aggiungendo che al Caicedo non gioca una partita intera dal 2004.

Ma torniamo a noi. Nella rosa d'oro dei candidati c'era però un altro candidato sempre proveniente dal Milan ai tempi di Sheva, ovvero Andrea Pirlo, ma a quanto pare la scelta è stata fatta e verrà ufficializzata formalmente in settimana.

Volendo poi rimanere ancora un po' in tema Milan e vecchie rimpatriate, il bomber ucraino ha voluto comunque rivolgere un pensiero al club milanese che è stato fondamentale per la sua crescita come sportivo e calciatore a tutto tondo. C’è tanto di Paolo Maldini nella crescita del Milan. Il progetto, cresciuto anno dopo anno, è la dimostrazione che nel calcio serve sempre pazienza”.

A questo punto ciò che manca è solo la firma e la squadra genovese ha già dichiarato, alla fine della partita contro l'Empoli, che “adesso si volta pagina. Il Genoa non vede l’ora di abbracciare Shevchenko, pronto al ritorno in Italia”.

Ma a quanto pare non ci sarà più di tanto tempo per i convenevoli ed i vecchi ricordi visto che la prima sfida per un Shevchenko nei panni di allenatore è già nel calendario della, sua, squadra. Infatti, nella serata del 21 novembre alle ore 20.45, il Genoa andrà ad affrontare la Roma allenata da un altro colosso del calcio come José Mourinho (vi ricordiamo infine che la maggior parte delle partite di calcio può essere seguita comodamente online qui).

E, visto che si parla di “vecchie glorie”, chissà se sugli spalti per seguire i Lupi ci sarà anche il mitico capitano Francesco Totti.

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