Il paese del “bel canto”. Questa è una delle definizioni che, con maggior frequenza, viene associata al nostro paese, leader indiscusso della musica lirica e che è in stato in grado di regalare fior fior di interpreti dalle incredibili doti vocali. La musica, d’altro canto, è una fedele compagna della vita degli italiani da secoli, in grado di accompagnare la vita di intere generazioni.
Un piacere al quale gli italiani difficilmente rinunciano, ascoltandola nei modi più differenti e disparati. La grande evoluzione tecnologica occorso negli ultimi tre decenni, infatti, consente di poter ascoltare musica ovunque, in qualsiasi momento della giornata e in qualunque luogo ci troviamo. Fortunatamente, sono lontani i tempi in cui era possibile ascoltare canzoni solo tramite una radiolina o un juke-box presente in qualche bar.
Nonostante la presenza massiccia di smartphone, la radio è il mezzo più utilizzato
Tuttavia, la radio resta ancora, a tutt’oggi, il mezzo col quale si approccia maggiormente al mondo della musica, grazie anche alle tante stazioni, talvolta specifiche per un determinato genere musicale, che consentono di poter trascorrere una parte della propria giornata accompagnati da un sottofondo musicale.
Se la radio è ancora lo strumento maggiormente utilizzato per ascoltare musica, al secondo posto, figlio dell’attuale società, troviamo lo smartphone, che, anno dopo anno, sta diventando il mezzo prediletto. Ad utilizzarlo maggiormente sono, per quanto ovvio, le nuove generazioni, che vivono una sorta di “stato simbiotico” col telefono cellulare e non riescono a staccarsi dello stesso.
Da YouTube a Spotify, passando per tutte le applicazioni del settore, è possibile ascoltare musica con un’elevata qualità sonora, scegliendo i brani prediletti ed aggiornando la propria playlist in qualsiasi momento. Una sorta di sogno per quei soggetti, oggi quarantenni o cinquantenni, che trascorrevano interi pomeriggi col dito accanto al tasto “REC” del proprio stereo, pronti a catturare la canzone prediletta quando veniva proposta in qualche stazione radiofonica.
Al terzo posto troviamo il personal computer, lo strumento col quale sono cresciute le generazioni adolescenziali degli anni ‘80 e ‘90. Inutile negare come esso abbia rappresentato un’autentica rivoluzione in tutti i settori maggiormente a cuore degli italiani, come lo sport, col proliferare di siti tematici, e il mondo dell’eros più raffinato e coinvolgente, grazie a portali come piuincontri.com.
Musica e televisione: un rapporto letteralmente mutato dall’evolversi dei tempi
Il personal computer è stato il primo mezzo che ha consentito di accedere al download musicale, creando, originariamente, un forte danno all’intero comparto discografico. Alla fine degli anni ‘90, infatti, la nascita di siti come Napster, che consentivano il download gratuito (e illegale) dei brani musicali, causò un crollo delle vendite dei dischi. Oggi, però, la situazione è stata normata e la pirateria musicale viene giustamente sanzionata.
Per quanto ovvio, il personal computer ha risentito della diffusione capillare dei cellulari di ultima generazione, che offrono il grande vantaggio di poter ascoltare musica in qualsiasi momento e in qualunque contesto, in modo legale e con una qualità audio estremamente elevata: gli under 30 che lo utilizzano il PC per ascoltare musica, sono un numero assai risibile.
Gli over 40, seppur presi da impegni professionali o famigliari che limitano significativamente il proprio tempo libero, restano comunque dei grandi fruitori del mondo musicale, talvolta ancorati ai cantanti della propria gioventù e restii ad innamorarsi delle nuove stelle del firmamento musicale. Non c’è da stupirsi, quindi, se il quarto strumento maggiormente sfruttato per ascoltare musica sia l’Hi-fi, che negli ultimi decenni dello scorso millennio era presente nella maggior parte delle camerette degli adolescenti di quei tempi.
Al quinto posto, invece, troviamo il tablet, sfruttato maggiormente, invece, per poter esaudire un altro grande passatempo degli italiani: la lettura. La televisione, invece, non entra nei primi cinque posti. Un crollo verticale avvenuto negli vent’anni, visto che, subito dopo la radio, era la via preferita per accedere al mondo della musica. Il tramonto di MTV per com’era originariamente concepito, è solo uno dei tanti esempi che testimoniano come la televisione abbia perso appeal agli occhi degli amanti della musica.