“Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana”. Consiglieri e cittadini tutti in piedi per ascoltare il giuramento solenne del sindaco Gianni Fogliato che, con questa semplice formula, ha dato il via nella serata di giovedì 27 giugno al suo primo mandato amministrativo.
Fogliato, 58 anni, ha vinto le elezioni comunali col ballottaggio del 9 giugno scorso e resterà in carica fino al 2024. Nel discorso inaugurale, il primo cittadino, ha reso vividi i ricordi di amministratori comunali che non ci sono più e ringraziato apertamente i 112 candidati coinvolti nella recente campagna elettorale, oltre naturalmente a Bruna Sibille, che lo ha preceduto sullo scranno più alto del Consiglio. Aggiungendo: “Grazie alla mia famiglia, ai miei genitori che da lassù mi guardano e alle persone che io chiamo esempi umani di vita che ho avuto la fortuna di incontrare e che hanno forgiato la mia personalità”.
Successivamente, ha illustrato il ruolo del Consiglio comunale: “Per me è importantissimo e credo sulla sua centralità, già da quando, assessore, andavo nelle scuole a presentarlo. Ai ragazzi ho sempre detto che la stanza più importante del Municipio è la sala del Consiglio. Chiederò di farmi osservazioni, anche animatamente, se non saprò rispettare questa promessa, poiché il Consiglio è il luogo del confronto democratico delle idee e delle proposte. Davanti al Consiglio mi assumo l’impegno di non disattendere la fiducia e le aspettative dei cittadini, con l’umiltà di poter sbagliare, ma con la passione e la convinzione di dare tutto me stesso”.
Fogliato ha ricordato l’apertura verso la cittadinanza, tracciando i connotati del suo agire politico da sindaco: “La passione civica dovrà sempre animare quello che faccio. Dovremo avere una città dinamica, attiva, matura e con il rispetto delle leggi. Siamo chiamati a essere degli esempi quotidiani per tutti, ma in particolare per i più giovani. Dobbiamo far sì che tutti i nostri concittadini si sentano orgogliosi di essere di Bra e la sentano la propria città. Dovrò e voglio essere sindaco di tutti, ma vorrò e spero che vogliate essere 'di parte', cioè uomini e donne che fanno scelte profondamente basate sui valori della nostra Costituzione. Perché, nella sana e corretta dialettica amministrativa, occorre sapere tenere il proprio operato con coerenza, dignità e rispetto ai nobili insegnamenti ricevuti. È mancato poco tempo fa Livio Cella, che ha combattuto per darci la Costituzione, perciò, al di là degli schieramenti, dovremo esserle fedeli. Dobbiamo avere il coraggio di non essere mai pessimisti, ma lavorare sempre per l’incontro ed il dialogo tra e con i cittadini e con la massima assemblea cittadina”.
Infine, Fogliato ha citato Giorgio La Pira, sindaco di Firenze e padre costituente, riferendosi al libro dal titolo "La città sul monte": “Ognuno di noi, io per primo, ha una città ideale. Mi auguro e vi auguro che sappiamo sempre tenere presente questa città ideale, ma, soprattutto, che sappiamo confrontarla correttamente e lealmente per il bene dei nostri cittadini”.
Un messaggio di cuore quello del sindaco, che ha voluto affidare a un’anima cara in cielo il mandato di questi prossimi cinque anni di amministrazione.