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Attualità | 13 giugno 2019, 19:15

Export, I° trimestre 2019: il "made in Granda" piace e le vendite all'estero crescono

Ferruccio Dardanello: "A fronte dello stallo a livello regionale la Granda ha saputo porsi in netta controtendenza. La capacità di penetrazione nei mercati stranieri è punto di forza degli imprenditori cuneesi, ma non possano fare tutto da soli"

Foto generica

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I°Andamento positivo per le esportazioni cuneesi di merci nel primo trimestre del 2019: le vendite all’estero dei prodotti made in Granda hanno raggiunto 2.048 milioni di euro, registrando un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Nel corrispondente trimestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 1.074 milioni di euro, per un incremento dello 0,9% rispetto ai primi tre mesi del 2018. Il saldo della bilancia commerciale si è portato, così, sul valore di 973 milioni di euro, in aumento rispetto a quello registrato nel I trimestre 2018 che si attestava a 853 milioni di euro. Cuneo si conferma seconda provincia esportatrice del Piemonte, producendo il 17,8% del valore delle vendite regionali fuori confine.

La dinamica esibita nel periodo gennaio - marzo 2018 dalle esportazioni di merci cuneesi è decisamente migliore sia di quella evidenziata a livello medio regionale (-3,6%) sia di quella realizzata a livello complessivo nazionale (+2,0%).

Le imprese della provincia di Cuneo hanno sviluppato un’ottima capacità di competere sui mercati internazionali e, come attestano i dati dell’export, la crescita sta proseguendo visto che nel primo trimestre è stato sfondato per la prima volta il muro simbolico dei 2 miliardi di euro - sottolinea il presidente Ferruccio Dardanello - . A fronte dello stallo a livello regionale, dovuto principalmente alla crisi del settore auto, la Granda ha saputo porsi in netta controtendenza. Benché la capacità di penetrazione nei mercati stranieri rappresenti uno dei punti di forza degli imprenditori cuneesi, risulta chiaro che non possano fare tutto da soli. Il sistema camerale lavora da tempo sia con progetti consolidati che con nuovi strumenti per accompagnare le aziende sui mercati mondiali, ma è necessario un cambio di passo per quanto concerne la realizzazione delle infrastrutture pubbliche per porre fine a un deficit cronico che, nel lungo periodo, rischia di compromettere gli sforzi del nostro straordinario tessuto imprenditoriale”.

Lo sviluppo complessivo delle vendite all’estero è stato determinato dagli incrementi registrati in pressoché tutti i principali settori delle esportazioni provinciali. La variazione percentuale più significativa appartiene ai prodotti agricoli (+32,5%). Per quanto riguarda i prodotti delle attività manifatturiere, il comparto cresce del 5,6% e di questi la forza trainante dell’export made in Cuneo, con il 31,4% del peso totale delle esportazioni, è rappresentata dai prodotti alimentari e bevande che aumentano del 16,2% rispetto al 2018. Buona anche la perfomance dei macchinari e apparecchi (+15,7%).

La flessione più significativa, rispetto allo scorso anno, è invece rappresentata dal settore del legno (-12,2%), mentre continua il trend negativo dei mezzi di trasporto, passando dal -3,8% del 2018 al -1,4%. Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 71,2% delle esportazioni provinciali, contro il 28,8% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Buona la performance registrata complessivamente dalle vendite oltre confine dai Paesi dell’Ue-28 (+5,4 %) e ancora migliore quella dei partner commerciali extra Ue-28 (+10,1%).

Nel dettaglio dei singoli Paesi si riscontrano risultati particolarmente positivi sul mercato tedesco, inglese, polacco e statunitense. 

comunicato stampa

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