Doveva essere ballottaggio e così è stato. Alla fine, a contendersi la carica di primo cittadino di Bra dopo Bruna Sibille, saranno Gianni Fogliato (centrosinistra) che ha raccolto il 46,52% delle preferenze e Annalisa Genta (centrodestra) con il 31,79%. Sono rimasti fuori dai giochi Sergio Panero (Polo civico), che ha guadagnato il 17,2% di consensi e Giuseppina Giambra (M5S), che si è fermata al 4.49%.
In attesa di capire come i due schieramenti affronteranno il ballottaggio di domenica 9 giugno (urne aperte dalle 7 alle 23), abbiamo incontrato i due candidati alla “sfida finale”, Gianni Fogliato e Annalisa Genta. Entrambi sono pronti a scrivere pagine importanti per la città della Zizzola. La voglia di vincere non manca mai, ma cos’hanno ancora in comune e quanto sono diversi? Abbiamo deciso di “sposarli” (politicamente) per conoscerli meglio.
Si presenti ai lettori…
A.G.: “Mi chiamo Annalisa Genta, classe 1971, vivo a Bra, sono avvocato in Cassazione, oltre che consigliere di Finpiemonte S.p.a.: questa è la mia prima candidatura”.
G.F. “Mi chiamo Gianni Fogliato, classe 1961, vivo a Bra, lavoro in banca e l’impegno in politica mi ha dato l’opportunità di servire Bra come Assessore alle finanze e al bilancio”.
Gli aggettivi che la descrivono meglio?
A.G.: “Entusiasta e coraggiosa”.
G.F.: “Attento e rispettoso”.
Il libro che non dimentica?
A.G.: “Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry”.
G.F.: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda”.
Mare o montagna?
A.G.: “Mare”.
G.F.: “Montagna”.
Piatto preferito?
A.G.: “Riso Venere”.
G.F.: “La pastasciutta”.
La sua parola preferita?
A.G.: “Vita”.
G.F.: “Coerenza”.
Che cosa la rende felice?
A.G.: “I sorrisi”.
G.F.: “La schiettezza dei più giovani”.
Il film che guarderebbe sempre?
A.G.: “Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno)”.
G.F.: “L’attimo fuggente”.
La canzone della vita?
A.G.: “ Viva la vida dei Coldplay”.
G.F.: “Un’avventura di Lucio Battisti”.
In quale angolo di Bra le piace rifugiarsi?
A.G.: “La chiesa dei Fratini”.
G.F.: “Mi piace moltissimo andare in bicicletta per le stradine di campagna delle tre frazioni braidesi: Cà del Bosco, Falchetto, Riva”.
Cosa sognava di fare da grande?
A.G.: “L’avvocato”.
G.F.: “L’insegnante”.
Attuale stato d'animo.
A.G.: “Serena e determinata”.
G.F.: “Da una parte sereno, dall’altra trepidante”.
Quel che detesta più di tutto.
A.G.: “La falsità e le menzogne”.
G.F.: “L’ipocrisia”.
Mezzo di trasporto?
A.G.: “Auto e gambe”.
G.F.: “Le scarpe”.
Mercato o supermercato?
A.G.: “Mercato”.
G.F.: “Mercato. La troppa confusione non mi aiuta a comperare bene”.
Che rapporto ha con i social network?
A.G.: “È appena sbocciato”.
G.F.: “Necessario, ma discretamente distaccato”.
Un politico che ammira?
A.G.: “Cito una figura del passato il cui pensiero è attuale: Luigi Einaudi”.
G.F.: “Mattarella”.
Che Leggi dello Stato migliorerebbe?
A.G.: “Se fosse di mia competenza, modificherei ogni Legge laddove implica troppa burocrazia”.
G.F.: “Quelle Leggi che toccano i rapporti con gli Enti locali”.
Quali sono le motivazioni che l'hanno portata a candidarsi a sindaco?
A.G.: “Il senso di responsabilità nei confronti della mia città e dei miei concittadini, oltre alla volontà di mettere a disposizione di essi le competenze che ho acquisito come avvocato”.
G.F.: “La passione, la competenza e l’esperienza di tutti questi anni, ma soprattutto la grande volontà di lavorare per Bra”.
Facciamo un’analisi del voto al primo turno. L'ha sorpresa questo risultato, oppure era in previsione?
A.G.: “Il risultato ottenuto era quello prevedibile. Avendo deciso il Polo civico di viaggiare da solo, era inevitabile la frammentazione dell’elettorato”.
G.F.: “Potevo sperarlo. Tuttavia, considerando Europa e Regione, mi ha sorpreso positivamente”.
Che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato?
A.G.: “Per me ha funzionato bene tutto. Il risultato ottenuto è buono, considerando che la mia discesa in campo è avvenuta poco più di tre mesi fa”.
G.F.: “Ha funzionato la coesione di squadra, persone credibili, un buon programma, tanta volontà di dialogo. Su cosa non ha funzionato, bisognerebbe chiederlo agli altri”.
Domenica 9 giugno si vota per il ballottaggio. Come pensa di vincere?
A.G.: “Con l’onesta e la trasparenza”.
G.F.: “Credo nella concretezza dello stile amministrativo, nel dialogo e nella presenza sul territorio, nello spiegare ancora di più alcuni aspetti del programma, nella coerenza che penso di aver sempre avuto. Tutto questo lo metto insieme ai valori in cui credo e per come le persone mi conoscono”.
Tra astensione e liste fuori corsa, come pensa di recuperare questi elettori al secondo turno?
A.G.: “L’astensione è un fenomeno che si contrasta con un’informazione trasparente. Gli elettori che si sono espressi per il centrodestra avranno la possibilità di indirizzare i loro voti sull’unico candidato di centrodestra che sono io”.
G.F.: “Cercandoli e dialogando”.
Quale città immagina?
A.G.: “Allegra, piena di opportunità di svago, divertimento e lavoro, con un’economia florida e con tanti turisti”.
G.F.: “Dove chiunque ama viverci”.
Che cosa la unisce al suo sfidante?
A.G.: “Nulla”.
G.F.: “La determinazione”.
Che cosa vi separa?
A.G.: “Il fatto che io rappresento un “nuovo” tipo di Amministratore pubblico, privo di legami con il passato e, soprattutto, dinamico”.
G.F.: “L’esperienza amministrativa e la conoscenza della città”.
Quali sono le tre priorità per la città?
A.G.: “Lavoro, sicurezza e attenzione ai progetti di inclusione sociale a ogni livello” .
G.F.: “Lavoro, sviluppo economico e benessere sociale”.
Come migliorare la città in tre mosse?
A.G.: “Dobbiamo migliorare la viabilità, far fronte alle emergenze che sono sorte ultimamente, come la gestione dei rifiuti. Dobbiamo fare più manifestazioni, fiere, incentivare le aziende a restare sul nostro territorio e insediarsi nella nostra città”.
G.F.: “Se credessi che si può migliorare la città in tre mosse, penserei che dieci anni di amministrazione non mi hanno insegnato nulla”.
Quali sono i problemi principali del Comune?
A.G.: “Poca tutela per gli artigiani, i commercianti e le piccole e medie imprese; sicurezza; difficile viabilità, corroborata da zone prive di parcheggi”.
G.F.: “Bisogna spendere tantissimo in coesione sociale e rendere la città educante, con grande attenzione verso tutti, reperire risorse e avere quel verde che fa amare il passeggiare per Bra. Tante cose sono state fatte, ma bisogna intensificare”.
Che cosa in questi anni, secondo lei, non è stato fatto per Bra?
A.G.: “L’Amministrazione attuale non ha pensato alle politiche volte alla tutela dei posti di lavoro esistenti. Inoltre, c’è stata poca attenzione per le aziende artigiane e per i commercianti”.
G.F.: “Ci sono tanti progetti segnati e alcuni non si sono potuti realizzare, perché mancano soldi. Dai vari Governi sono state tagliate tantissime risorse. Mi sarebbe piaciuto fare di più sull’edilizia scolastica, sulla riqualificazione urbana e sulle aree verdi”.
Che tipo di investimenti potrebbero contribuire a migliorare l’economia del territorio?
A.G.: “Proporrei investimenti pubblici e privati per migliorare la situazione delle aziende e degli esercizi commerciali e per attrarne di nuovi”.
G.F.: “Da parte del Governo servono nuove norme, incentivi, un occhio di riguardo per la piccola e media imprenditoria di artigianato, commercio e agricoltura. Da parte dell’Ente locale serve responsabilità per rendere quelle norme di più facile attuazione, mettendoci tutto l’impegno per migliorare la città e semplificando le norme che dipendono da noi. Ci vuole un lavoro d’insieme tra Comune ed Ente centrale”.
Se dovesse vincere quale sarà il primo provvedimento?
A.G.: “Migliorare la viabilità cittadina per ridurre il problema del traffico”.
G.F.: “Fare bene il bilancio di previsione 2020 in coerenza con il programma presentato agli elettori”.
Ci può dire, invece, le cose che sicuramente non farebbe mai nei cinque anni del suo governo?
A.G.: “Non farò mai questa scuola che hanno previsto di costruire vicino al Movicentro”.
G.F.: “Essere arrogante, pensare di essere autonomo, chiudermi in Comune, non rispettare o non aggiornare il programma, non ascoltare o camminare con i cittadini”.
In molti vogliono conoscere la possibile sua futura Giunta prima che si voti per il ballottaggio. Intende rendere pubblici i nomi dei futuri assessori prima di domenica 9 giugno?
A.G.: “La Giunta non è un poltronificio: quindi, ci penserò una volta eletta”.
G.F.: “Presentare una Giunta non deve essere un’operazione di facciata elettorale, ma un lavoro serio, impegnativo: perciò sto ancora lavorando. La mia Giunta sarà e dovrà essere coesa e fortemente motivata”.
Immaginiamo una bacchetta magica: che ne farebbe?
A.G.: “Sicuramente cercherei di migliorare le condizioni economiche delle persone che sono in Bra”.
G.F.: “Chiederei il rispetto tra le persone. Il sogno è che ogni cittadino senta Bra fortemente casa propria e la ami tantissimo”.
Perché i cittadini dovrebbero votare per lei?
A.G.: “Perché sono una persona che si impegna, che capisce i propri limiti e cerca la collaborazione di persone competenti per risolvere le problematiche”.
G.F.: “Per il tanto lavoro fatto e per il tanto lavoro che vorrò fare per e con i cittadini. Nel bene o nel male tutti mi hanno conosciuto, non sono una scatola chiusa”.
La sua gratitudine va a...
A.G.: “A tutti quelli che credono in me”.
G.F.: “Alla mia famiglia, ma anche alla famiglia allargata degli amici più cari, che mi hanno supportato e mi stanno supportando tantissimo. In particolare, dico grazie a una persona che mi ha insegnato ad accorgermi degli altri e tenere una porta aperta verso tutti”.
Chiudiamo con un motto finale.
A.G.: “Coraggio! Si cambia”.
G.F.: “Da sempre, non mi sono mai risparmiato in ciò che credo. Confido che i cittadini non mi risparmino il consenso”.
E con questo non possiamo far altro che farvi un grosso: “In bocca al lupo!”.