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Agricoltura | 09 aprile 2019, 09:43

Cia Cuneo sul comparto frutta: regole e direttive comuni a tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea

Claudio Conterno: "Oltre al costo del lavoro, deve essere equiparata la normativa sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura: i trattamenti variano a seconda delle regolamentazioni dei vari Paesi"

Cia Cuneo sul comparto frutta: regole e direttive comuni a tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea

La Cia di Cuneo appoggia l’iniziativa di Adelino Cordioli, produttore frutticolo del Veneto che lancia un allarme di sensibilizzazione sul comparto frutta italiano e invita a riflettere su quanto accade nelle politiche dei prezzi e delle relazioni con i mercati esteri.

La Cia ritiene che si debba procedere nell’applicazione di regole e direttive comuni a tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea, per non creare disequilibri di mercato e concorrenza sleale.

Spiega il presidente provinciale Claudio Conterno: “Gli altri Paesi UE devono avere uguale trattamento e stesse regole dell’Italia, caratterizzata da politiche del lavoro molto rigide e precise, che attualmente ci penalizzano rispetto ai concorrenti esteri, in particolare dell’Est Europa. Oltre al costo del lavoro, deve essere equiparata la normativa sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura: i trattamenti variano a seconda delle regolamentazioni dei vari Paesi e, ancora una volta, l’Italia vede applicati protocolli molto restrittivi rispetto ad altre nazioni. E’ chiaro che politiche interne di questo tipo creano uno svantaggio per i produttori italiani, in concorrenza con i colleghi che godono di condizioni produttive diverse e impattanti sui prezzi”.

Altro nodo fondamentale da risolvere, tutto italiano, è l’etichettatura dei prodotti. Per la Cia di Cuneo è necessario che l’indicazione sia “di origine”, “confezionato in Italia” e “prodotto e confezionato all’origine in Italia” a seconda delle fasi di produzione e trasformazione dei beni, per garantire la massima trasparenza e tracciabilità ai consumatori.

Se il prodotto nasce, cresce e termina il suo ciclo in Italia, questo deve essere specificato in etichetta, i consumatori devono essere consapevoli e chiaramente informati, senza essere tratti in inganno da diciture di dubbia interpretazione”.

La Cia di Cuneo sta organizzando un incontro con i propri associati per approfondire le problematiche del comparto frutta da presentare ai Tavoli di discussione nazionali, auspicando che le intenzioni espresse trovino la condivisione delle altre Associazioni di categoria.

Il mondo agricolo deve essere e presentarsi compatto sui grandi temi di interesse e tutela dei produttori italiani” conclude il direttore provinciale Cia Igor Varrone.

comunicato stampa

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