Il tribunale di Cuneo ha assolto oggi, perché il fatto non sussiste, P.V. amministratore delegato della “Interstrade spa” con sede a Roccaforte Mondovì a processo per lesioni colpose.
Il 17 dicembre 2013 un dipendente era stato investito dal furgone sul quale avrebbe dovuto riporre i coni al termine dei lavori di segnaletica stradale di un cavalcavia in un tratto della Asti-Cuneo, all’altezza di Carrù. “Avevo appena dato il via libera al furgone che avrebbe dovuto stare fermo, invece è ripartito immediatamente in retromarcia senza lasciarmi il tempo di allontanarmi”, aveva raccontato l’infortunato. “Essendo alle mie spalle non l’ho sentito perché non aveva il cicalino”.“
Secondo il preposto che seguiva i lavori (aveva patteggiato in sede di indagini),“il mezzo non disponeva dell’avvisatore di retromarcia perché non era una macchina operatrice”.
Lo stesso pm Davide Fontana aveva chiesto l’assoluzione ravvisando la responsabilità dell’accaduto nella condotta dell’operaio che era alla guida e che aveva eseguito la manovra vietata di retromarcia.
La manovra vietata, insieme ad altre inadempienze della vittima e del suo caposquadra, furono dunque le cause dell’infortunio. Come sostenuto dal consulente tecnico della difesa: “Se gli operai avessero rispettato le istruzioni impartite dal datore di lavoro non sarebbe successo”.