Politica - 27 novembre 2018, 14:30

Alba Smart City: la proposta di Mariano Rabino per il futuro della città

Dopo "Alba Capitale", una nuova provocazione per animare il dibattito politico cittadino puntando su innovazione, informatizzazione e digitalizzazione, coinvolgendo le migliori energie del territorio

L'ex parlamentare Mariano Rabino

Mentre tutto tace sul fronte politico albese, tra gli schieramenti tradizionali, Mariano Rabino torna protagonista del dibattito con una nuova proposta. Il bancario albese, reduce dall'esperienza parlamentare tra le fila di Scelta Civica, dopo quella su “Alba Capitale” lancia un'altra provocazione: “È sotto gli occhi di tutti la debolezza degli schieramenti tradizionali. Siamo a fine novembre e né centrodestra né centrosinistra, tranne rare eccezioni, parlano di progetti per i prossimi 10 anni per Alba, né con quali persone intendano portarli avanti. Tutto ciò porta alla necessità di mettere in campo una proposta trasversale, più civica, nel senso di mettere insieme diverse persone su un Progetto di città unitario e organico. Cosa farò io non è fondamentale: sto ragionando a 360 gradi, potrei candidarmi, come no. Sto valutando, ma intanto – visto che tutti sono su posizioni attendiste – mi occupo di contenuti. Usciamo dalla logica dei tatticismi e dei posizionamenti e pensiamo a proposte concrete”.

Qual è l'idea? “Vorrei lanciare una piattaforma di discussione su un tema che mi appassiona da diversi anni: le città smart. Mentre diverse realtà stanno ragionando sul tema – penso ad esempio a Giuseppe Miroglio, all'Apro, a Confindustria, a Egea –, nessuno, finora, nel mondo della politica albese, ha messo al centro la questione, per fare di Alba e del suo territorio una città e un territorio davvero europei e internazionali. Conquistata l'attenzione del mondo con enogastronomia e turismo, è tempo per i cittadini di Alba di raccogliere questa nuova sfida: fare della nostra magnifica terra un'area a forte innovazione digitale. So, per esempio, che due colossi come Tim e Vodafone intendono investire in alcuni distretti italiani sul 5G: perché non puntare su Alba, Langhe e Roero?”.

La proposta, dunque, è quella di dare vita a un tavolo operativo per elaborare una proposta complessiva e organica. “Penso che sarebbe bello nascesse a breve un Forum per Alba Smart City che veda protagonisti persone come Giorgio Proglio, Valerio Colombo, Roberto Cavallo  tanto per citare i più sensibili sul tema – e altri imprenditori e giovani energie del territorio, e poi si organizzasse un evento pubblico, tra dicembre e gennaio, per aprire il dibattito sul tema. Smart City significa puntare su innovazione, informatizzazione e digitalizzazione per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Ad esempio, attrezzando alcune zone di Alba, a partire dal Cortile della Maddalena per arrivare a tutto il centro storico, perché diventino realmente Free Wi-Fi Zone. Oppure, parlando di sicurezza, attraverso l'installazione di impianti di videosorveglianza nei punti di ingresso e uscita dalla città e in quelli nevralgici del territorio, dando vita a un ombrello di sicurezza informatica per tutti. Un altro tema è quello della mobilità e del trasporto pubblico, connesso con i parcheggi: questi andrebbero mappati e la segnalazione di posti liberi dovrebbe arrivare in tempo reale, attraverso un'app installata sul proprio smartphone. Questo stesso principio andrebbe applicato per snellire la burocrazia, informatizzando sempre di più: dalle prenotazioni sanitarie agli atti amministrativi, tutto dovrebbe essere fattibile attraverso un'app. E poi si pensi a quale benessere nella vita quotidiana delle persone potrebbe venire nel campo della telemedicina e della teleassistenza”.

Concretamente, qual è la strada da percorrere? “La mia idea è quella di proporre una rivoluzione nella vita dei cittadini, a partire dai più giovani, che mi piacerebbe coinvolgere in prima persona. Se si organizzano i servizi pubblici con gli occhi di un giovane, le nostre città possono diventare migliori. La sfida della Smart City è anche quella di chiamare i cittadini a vivere in maniera più sostenibile la città. Concretamente, vorremmo dare vita a una fondazione per sostenere la nostra proposta, lanciando un concorso tra giovani e startup, per sviluppare delle proposte e delle app mirate a semplificare la vita di tutti, integrate in un modello di Smart City. Chiunque vorrà partecipare allo sviluppo di questa idea, è più che bene accetto”.

Pietro Ramunno