Sono io che sono distratto oppure è quasi scomparso il Carnevale? Di questi giorni, un tempo, le strade e i marciapiede erano pieni di coriandoli e incontravi bimbi e bimbe che sfilavano in maschera. Per le strade incrociavi i carri allegorici. In queste settimane nulla di tutto questo.
Da bambino indossavo una maschera di Paperino, ma non volevo che mia mamma facesse i buchi per gli occhi temendo me la rovinasse. E così andavo a sbattere contro muri e porte. Quand' ero più grandicello mi regalarono un costume da indiano, con tanto di arco e frecce. E io giravo orgoglioso per le vie del mio quartiere e partecipavo alle varie feste.
Forse resiste ancora nei paesi e nelle piccole comunità, ma a me pare che il Carnevale sia una festa che sta via via scomparendo, almeno nelle grandi città. Ed è un peccato perché il Carnevale era anche la riscoperta della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Forse non abbiamo più tanta voglia di ridere? Forse perché indossiamo una maschera già tutti i giorni dell’ anno? Tutte motivazioni sociologiche, certamente con qualche fondo di verità. Io aggiungo che le tante restrizioni, i divieti, le regole che vengono imposte per le manifestazioni di piazza – unitamente alla carenza di fondi delle proloco e dei Comuni – fanno il resto.
Intanto dopodomani sarà già Quaresima. Ma non cambierà nulla, o quasi, perché la penitenza noi la facciamo già sempre.