Basta al pascolo indisturbato dei cinghiali sino alle porte delle nostre case. E’ l’appello che arriva da 55 famiglie di residenti delle località albesi di Torre e Missione, zone collinari a monte di frazione Mussotto, firmatari di una petizione inviata all’attenzione del sindaco Carlo Bo e del consigliere comunale di "Alba Domani" Daniele Sobrero, che se ne è fatto carico nella sua doppia vesta di membro dell’assemblea cittadina e di rappresentante del Comune all'interno del consiglio di gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia Cn4 Alba Dogliani.
Preoccupati dall'incontrollato proliferare degli ungulati – che spesso arriverebbero sino ai cortili delle abitazioni – e dal succedersi di episodi anche gravissimi di incidenti stradali che hanno interessato negli ultimi mesi diverse zone dell’Albese, i residenti chiedono all’Atc la soppressione della Zona di Ripopolamento e Cattura (Zrc) che da quasi vent’anni insiste su quelle colline.
"Si tratta – spiega Daniele Sobrero – di ambiti inseriti nel Piano Faunistico Provinciale. Questo, ormai scaduto, può essere modificato dalla Provincia entro il 31 marzo di ogni anno, qualora la zona non presenti i requisiti richiesti o per accertati gravi danni provocati dalla fauna selvatica alle colture agricole. Ho chiesto che la modifica venisse inserita tra i temi in discussione nella prossima seduta del Consiglio di Gestione dell’Atc Cn4 (a presiederlo è l’ex consigliere comunale Armando Baudino, ndr), in programma tra una settimana, mercoledì 26 febbraio".
La Zrc Torre-Missione, costituita all'inizio degli anni Duemila, è stata per molto tempo un ricco serbatoio di fauna selvatica, che veniva catturata e immessa nel restante territorio dell'Ambito Cn4. "La mancanza di gestione dell’area degli ultimi anni – rimarca però Sobrero – ha contribuito alla proliferazione incontrollata di colonie di cinghiali e di caprioli, che stanno provocando danni alle colture agricole e mettono a rischio la sicurezza e l'incolumità delle persone residenti e in transito".
"Già l’allora sindaco Rossetto – prosegue il consigliere di Alba Domani –, con un’ordinanza emessa su sollecitazione di un gruppo di residenti di strada Torre, strada Borghino e strada Missione vietò l’esercizio venatorio in forma vagante in una parte di territorio molto urbanizzata. La Legge 157/92 prevede che il 20% del territorio agro-silvo-pastorale provinciale debba essere precluso alla caccia; pertanto, come previsto dalla Legge regionale 5/2018, chiederemo alla Regione Piemonte l'istituzione di un'Area di Caccia Specifica, in modo da effettuare, in sicurezza, esclusivamente l'attività di selezione al cinghiale e al capriolo, precludendo la caccia a tutte le altre specie. Voglio rassicurare il gruppo di cittadini firmatari dell'istanza – conclude Sobrero – che faremo tutto il possibile per risolvere celermente il problema".
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