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Economia | 18 febbraio 2020, 09:20

Intesa Sanpaolo mette gli occhi su Ubi Banca: la Granda in prima fila nel grande risiko del credito

L’operazione prevede la cessione al Gruppo Bper di 400-500 filiali del Nord Italia e l’uscita volontaria di 5mila addetti, a fronte di 2.500 nuove assunzioni. Si attende di conoscere le intenzioni della Fondazione Crc, primo azionista Ubi con un pacchetto del 5,9%

Intesa Sanpaolo mette gli occhi su Ubi Banca: la Granda in prima fila nel grande risiko del credito

Una "super-banca" all'orizzonte. E' quella che si staglia - dai confini torinesi e piemontesi, ma non solo - dopo la mossa che nella notte ha visto Intesa Sanpaolo definire l'offerta per acquisire la totalità delle azioni di Ubi Banca, istituto di credito che affonda le sue radici tra il Cuneese (Fondazione Crc è il suo primo azionista, con un pacchetto di titoli del 5,9%) e la Lombardia.

Il perfezionamento dell’operazione - atteso entro la fine di quest’anno e subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti e alle condizioni indicate nella predetta odierna comunicazione, che saranno ulteriormente dettagliate nel Documento di Offerta - permetterà al Gruppo risultante di rafforzare il supporto all’economia reale e sociale consolidando il proprio ruolo di prima banca italiana con quote di mercato di circa il 20% in tutti i principali settori di attività, accrescendo la creazione e distribuzione di valore con la realizzazione di importanti sinergie senza costi sociali e con la riduzione del profilo di rischio senza costi straordinari per gli azionisti.

"L'istituto che nascerà - commenta l'ad di Intesa, Carlo Messina - potrà essere un leader a livello europeo, con impieghi per 460 miliardi e un risparmio affidato dagli italiani pari a 1,1 trilioni di euro".

"Intesa Sanpaolo - si legge in una nota ufficiale diffusa nella notte - considera UBI Banca tra le migliori banche italiane, radicata nelle regioni italiane più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all’eccellente lavoro svolto dal CEO e dal management e con un valido Piano di Impresa, che nel Gruppo risultante dall’operazione possono trovare non solo continuità di realizzazione ma anche ulteriore valorizzazione. UBI Banca si contraddistingue per le affinità con Intesa Sanpaolo, in particolare per quanto concerne modello di business e valori aziendali, anche perché molte persone del management di UBI Banca hanno avuto un percorso professionale che in precedenza si è svolto nel Gruppo Intesa Sanpaolo".

Per prevenire il sorgere di situazioni rilevanti ai fini antitrust, l’operazione include un accordo vincolante sottoscritto da Intesa Sanpaolo con BPER Banca, che prevede la cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di filiali del Gruppo risultante dall’operazione (nell’ordine di 400-500 filiali) e dai rispettivi dipendenti e rapporti con la clientela, per un corrispettivo in denaro corrispondente al 55% del patrimonio del ramo. L’operazione include anche un accordo vincolante con UnipolSai Assicurazioni, che prevede la cessione per un corrispettivo in denaro di attività assicurative afferenti allo stesso ramo d’azienda.

Tra i benefici previsti dell’operazione, dividenti elevati e sostenibili per gli azionisti, ulteriore generazione di ricavi, ma anche maggiore prossimità per la clientela. A livello occupazionale, poi, sono previste assunzioni per 2.500 giovani per supportare la crescita del Gruppo promuovendo il ricambio generazionale e sostenendo l’occupazione, con un rapporto di un’assunzione ogni due uscite volontarie.
Un occhio di riguardo, poi, sarà riservato al mondo del green: si stimano ulteriori 10 miliardi di euro di erogazioni di credito a supporto della green economy (da 50 a 60 miliardi), aumento di un miliardo di euro del Plafond creditizio Circular Economy (da 5 a 6 miliardi), incremento della capacità creditizia del Fondo Impact (da circa 1,2 miliardi a 1,5 miliardi di euro), rafforzamento delle iniziative del Piano di Impresa 2018-2021 per la riduzione della povertà infantile e il supporto alle persone in difficoltà, fornendo ogni anno oltre 4 milioni di pasti (circa un milione in più), circa 90.000 posti letto (circa il 20% in più) e circa 90.000 medicinali e capi di abbigliamento (circa il 20% in più).

Il "matrimonio" tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca arriva a delinearsi proprio nel momento in cui altri grandi cambiamenti sono all'orizzonte per un grande player del mondo della finanza italiana come Unicredit, che ha da poco annunciato un Piano industriale che prevede 6000 esuberi e la chiusura di 450 filiali in tutto il Paese.

Massimiliano Sciullo

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