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Attualità | 27 gennaio 2020, 12:24

“Non vogliamo più scritte brutte sulle porte”: la lezione dei bimbi della scuola “Lidia Rolfi” di Cuneo (FOTO E VIDEO)

Questa mattina, in occasione della Giornata della Memoria, hanno abbracciato la loro scuola con un girotondo, mano nella mano con maestre, genitori e nonni

“Non vogliamo più scritte brutte sulle porte”: la lezione dei bimbi della scuola “Lidia Rolfi” di Cuneo (FOTO E VIDEO)

“Non vogliamo più scritte brutte sulle porte”. È stato un bimbo di prima elementare a pronunciare questa frase. Lo ha fatto stamattina, in occasione del Giorno della Memoria, nel giardino della primaria Lidia Rolfi di Cuneo. Insieme a lui tutti gli altri alunni, le maestre, la dirigente, i genitori e i nonni: tutti a tenersi per mano in un grande girotondo che ha abbracciato metaforicamente la scuola.

Una bella lezione che viene dai più piccoli, anche in risposta al terribile gesto accaduto venerdì 24 gennaio a Mondovì, quando è apparsa la scritta “Juden Hier” (Ebrei qui) con la stella di David sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia (sopravvissuta ai campi di sterminio).

Guarda le immagini del girotondo:

Uno dopo l'altro gli alunni hanno letto frasi davvero molto toccanti: “Noi non siamo indifferenti
e vogliamo ricordare”; “Noi vogliamo sapere”; “Noi vogliamo la pace e la serenità”; “Noi bambini di prima abbiamo capito che la guerra è brutta e non vogliamo che capiti più che persone vengano arrestate deportate e uccise senza motivi, in particolare i bambini”.

“Una giornata speciale voluta dagli insegnanti con la collaborazione dei genitori – ha voluto specificare la dirigente -. Siamo riuniti qui per stringere la scuola in un abbraccio. Grazie Lidia per il coraggio e i valori che ci hai trasmesso. Grazie a tutti voi bambini per le bellissime parole, siete il futuro e la speranza di un mondo migliore”.

Presente al flash mob anche l'assessore ai Servizi educativi di Cuneo Franca Giordano: “È stato un momento commovente. Grazie per questo ricordo e per questa riflessione. Purtroppo alcune intolleranze molto gravi si sono riproposte. La reazione di questa scuola è stata immediata e importante. Non dobbiamo dimenticare l'orrore vissuto ed educare le nuove generazioni. Significativa la presenza di genitori e nonni, c'è anche un rappresentante del centro anziani, della biblioteca e una rappresentante del comitato di quartiere. Siete davvero una bella comunità”.

“La nostra scuola è stata intitolata a Lidia Rolfi Beccaria nel 2008 – spiega l'insegnante Laura Degioanni -. Ne abbiamo parlato molto con i bimbi. A intervalli regolari nel tempo riproponiamo spiegazioni, video, ricordi e interviste in modo da tenere viva l'attenzione e l'amore per questa figura. Infatti i bimbi sono molto affezionati a Lidia Rolfi. Abbiamo anche un inno e un logo. Al di là della brutta scritta apparsa a Mondovì, vogliamo che i bimbi riflettano sul fatto che siamo diversi, ma non per questo qualcuno è meglio di un altro. Con parole molto semplici i bimbi lo capiscono e ne diventano consapevoli”


Da segnalare che molti ex studenti della scuola Lidia Rolfi hanno messo nel loro stato la foto della maglietta della scuola Lidia Rolfi.

cristina mazzariello

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