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Attualità | 10 dicembre 2019, 16:35

In bus verso il nuovo ospedale di Verduno: l’albese Marello sollecita la Giunta regionale

L’organizzazione di corse, percorsi e frequenze nei previsti trasferimenti verso il nosocomio al centro dell’interrogazione che l’ex primo cittadino ha rivolto al responsabile dei Trasporti della Giunta Cirio, Marco Gabusi. "Risposta ancora in parte evasiva, ma è positivo che ci si stia lavorando"

L'ex sindaco alla consegna del cantiere del nuovo ospedale

L'ex sindaco alla consegna del cantiere del nuovo ospedale

Cosa sta facendo la Regione per organizzare un efficace servizio di trasporti pubblici in vista dell’apertura del nuovo ospedale di Verduno?
E’ la domanda che l’ex sindaco albese Maurizio Marello ha rivolto all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi con l’interrogazione a risposta immediata discussa nel pomeriggio di oggi, martedì 10 dicembre, nell’aula di Palazzo Lascaris.

"Dalle dichiarazioni pubbliche del presidente Cirio e dell’assessore Icardi – ha spiegato Marello in aula – si evince che l’ospedale potrebbe ragionevolmente entrare in funzione nella prossima primavera. Ma per per raggiungere il nosocomio è indispensabile la predisposizione e il finanziamento di nuove linee di trasporto pubblico su gomma da Alba e da Bra in direzione Verduno, capaci anche di intercettare le esigenze di un vasto bacino qual è quello di Langhe e Roero. Il tema è già stato affrontato nelle competenti sedi con la precedente Giunta regionale, al fine di definire i percorsi, le modalità e le cadenze orarie. Ovviamente, stante l’ubicazione della nuova struttura e le distanze dai principali centri urbani, l’apertura dell’ospedale è subordinata all’entrata in funzione delle nuove linee di trasporto".

Assente in aula il competente assessore, la sua risposta è stata letta in aula dalla collega di Giunta Chiara Caucino. Nel suo intervento l’ex sindaco di Canelli ha sottolineato "lo sforzo organizzativo dei servizi di trasporto pubblico di Alba e Bra che, integrandosi col servizio ferroviario metropolitano garantiranno un valido servizio per il nuovo ospedale" e ricordato gli incontri che sin dal febbraio 2018 hanno visto Regione, Agenzia della Mobilità Piemontese, Provincia e Asl Cn2 confrontarsi sul tema.

Da quei tavoli, è emerso che, "mentre risulta possibile effettuare previsioni di massima sull’afflusso di personale che lavora nella struttura, fino a quando non sarà definita l’organizzazione del servizio al pubblico non è semplice identificare l’utenza potenziale diretta al nosocomio e le fasce orarie prioritarie".

Sulla base delle richieste del territorio ("un collegamento cadenzato dalle città di Alba e di Bra per tutta la giornata, con servizio base ogni 60 minuti e rinforzi ogni 30 nelle ore di maggior afflusso, oltre a corse ad hoc per i turni dei dipendenti") "sono pertanto state definite diverse ipotesi progettuali, che si basano sull’integrazione tra il servizio bus di nuova istituzione e la rete dei servizi esistenti, per aumentare l’area dalla quale sarà possibile raggiungere il nuovo ospedale".

"Per quanto riguarda gli aspetti finanziari – si conclude la relazione approntata dall’assessore – i budget variano ovviamente in ragione della tipologia di servizio: possono andare dai 200 ai 600mila euro a seconda dell’ipotesi che si andrà a scegliere. Le Regione è pronta a garantire un servizio di base per quando l’ospedale aprirà. Le successive implementazioni, che emergeranno più chiaramente quando la struttura sarà attiva saranno condivise col bacino di riferimento, che in questo caso coincide con la provincia di Cuneo. Il bacino di riferimento potrà individuare all’interno del suo budget le risorse per integrare il servizio di base con le esigenze che si manifesteranno una volta che il servizio ospedaliero sarà andato a regime".

Una risposta che, per l’ex sindaco albese, risulta "abbastanza soddisfacente, anche se non del tutto". "L’assessore – spiega infatti Marello – ha detto cose che conoscevo, perché si riferiscono a iniziative prese quando ero sindaco, con gli allora assessori Balocco e Saitta. La sua risposta mi pare invece ancora un po’ evasiva per quanto riguarda i percorsi e le cadenze (abbiamo sempre chiesto cadenze ogni mezz’ora), ma soprattutto non ha detto esplicitamente se le linee sono già state concretamente finanziate o meno. In ogni caso – conclude il consigliere Pd – il mio obiettivo è quello di sollecitare la Giunta, perché è ovvio che l’ospedale non si può aprire senza linee dei bus. E con un servizio che sia adeguato. Dalla risposta di evince che la Giunta, l’Agenzia della Mobilità e il bacino di Cuneo ci stanno lavorando, e questo è positivo".

Ezio Massucco

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