È la prima cosa che vedono molti arrivando a Bra e per alcuni è anche l’ultima. È uno degli edifici più vecchi della città, meta e partenza di tante persone che ogni giorno, tra viaggi di lavoro o per tornare a casa, ci devono passare per forza di cose. Importante, affascinante nelle cartoline d’epoca e moderna dopo il restyling. Bra stazione di Bra, since 1855.
Ha attraversato i decenni portando con sé mutamenti, storie, leggende e segreti. Gira e rigira si passa sempre dalla stazione. E ora anche dal Movicentro. L’opera architettonica che si affaccia su piazza Caduti di Nassiriya era considerata la classica cattedrale nel deserto, ma le cose sono cambiate. Se la stazione è da sempre un punto di riferimento, il suo vicino di casa ne è diventato il totem inseparabile.
Che siate pendolari, viaggiatori per piacere o per lavoro, accompagnatori o semplici curiosi, ora c’è un motivo in più per trovarsi laddove si incrociano sguardi e destini. Bra’s, ad esempio. Il festival dedicato alla celeberrima salsiccia di Bra, ha scelto di mettersi in mostra in quella che è a tutti gli effetti una vetrina, dato che tutto l’ambiente del Movicentro è una camera con vista a cinque stelle.
Le eccellenze della zona si daranno appuntamento qui, perché ormai dovrebbe essere risaputo che tutte le strade portano a Bra.
Dice il sindaco della città della Zizzola, Gianni Fogliato: “ La salsiccia di Bra rappresenta il grimaldello che serve a far conoscere le nostre eccellenze gastronomiche, artistiche, culturali, commerciali e anche le eccellenze umane, cioè la capacità di accogliere le persone, di farle sentire a casa. In quest’ultimo senso, abbiamo allestito l’albero di Natale davanti alla stazione, vicino al Movicentro, luogo di arrivo, ma anche luogo di partenza delle nostre tipicità e della nostra storia, che deve raggiungere tutti”.
Il design, la moda, il costume, l’arte e la comunicazione della capitale del Roero saranno raccontati in questo moderno contenitore multifunzionale che saprà fare focus sulla storia passata, recente e futura.
Insomma, il Movicentro ora ha il suo perché, come ce l’ha la stazione e se da un viaggio intrapreso per svago o per lavoro non torni a Bra… beh, ti manca l’ultima pagina del libro. FOTO TINO GERBALDO